Roma, 11 giu. - "Per quanto mi riguarda la clausola contenuta nel nuovo Patto della salute e' irricevibile politicamente e, come ha gia' evidenziato qualcuno, ha profili di incostituzionalita'". Lo ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, in occasione oggi a Roma della presentazione del IV Rapporto della Fondazione Gimbe sulla sostenibilita' del Servizio sanitario nazionale.
"La sanita' e' stata fortemente definanziata in questi anni- ha proseguito- se continuiamo a mettere questa clausola chiudiamo il Servizio sanitario nazionale. Vorrei un Patto della salute dove non vi sia questa clausola, altrimenti e' un Patto della della 'non salute'. Ho fatto un appello politico- ha concluso Grillo- e so che c'e' una sensibilita' forte da parte del ministro dell'Economia su questi temi".
PATTO PRONTO ENTRO L'ESTATE - Sara' concluso entro l'estate, sicuramente prima del mese di agosto, il nuovo Patto per la salute 2019-2021. Ad annunciarlo sempre il ministro della Salute, Giulia Grillo. "Gli incontri per chiudere il Patto della salute ricominceranno a partire da lunedi' a tamburo battente- ha detto- Le idee sono chiare, dobbiamo decidere i punti realistici da portare avanti a cui dare priorita'".
NO A 'BALLETTI' CIFRE SU FINANZIAMENTO - "Il finanziamento per la sanita' pubblica deve essere una certezza, perche' dobbiamo programmare sulla base di questo. L'obiettivo deve essere quello di dedicare al Fondo Sanitario Nazionale un finanziamento fisso, non con 'balletti' di cifre che abbiamo subito troppe volte sulla nostra pelle e cambiano ogni anno, tra legge di bilancio, Def, aggiornamento al Def" ha detto ancora Grillo. "Sarebbe una grande conquista della politica e della societa'- ha proseguito Grillo- cioe' l'idea che ci sia uno schema in base al quale l'aumento del fondo e' fisso, altrimenti come facciamo a fare programmazione se non abbiamo risorse certe? Sarebbe un ossimoro, le due cose insieme non possono andare. La grande sfida che mi pongo e' quindi che la politica apra una riflessione su questo. Certo, non accadra' domani- ha concluso- ma se nessuno pone il problema, non ci sara' neanche la possibilita' di risolverlo".
(Cds/Dire)