Roma, 6 giu. - "La Conferenza delle Regioni non concorda assolutamente con una previsione, prospettata, di futuri tagli al Fondo sanitario: non riteniamo possibili ulteriori tagli e cercheremo istituzionalmente di contrastarli". Cosi' il presidente della Regione Molise, Donato Toma, all'indomani della presentazione da parte del governo della bozza del Patto della Salute. Il governatore osserva che "le Regioni hanno difficolta' con i riparti del Fondo a loro assegnato, figuriamoci con ulteriori tagli: si parla di 2 miliardi di euro, ma questa cosa non e' fattibile". I 2 miliardi sono l'aumento del Fondo, concordato in sede di Patto per la Salute.

Le Regioni - si legge in un testo - sono fortemente preoccupate dal contenuto del primo articolo del nuovo 'patto per la salute' dove, alla voce finanziamenti e' stata introdotta la clausola, che evidenzia come le risorse definite nell'ultima manovra (2 mld in piu' per il 2020 e 1,5 mld per il 2021) sono confermate 'salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e variazioni del quadro macroeconomico'.

REGIONE LAZIO: NON SERVE MINISTRO SI IMMOLI, BASTA TOGLIERE CLAUSOLE DA PATTO - "Non e' necessario che il ministro della Salute si immoli, basta modificare l'articolo 1 della proposta di Patto per la Salute togliendo le clausole. Questo garantirebbe un quadro di certezze che le Regioni hanno richiesto in un documento unitario" dichiara l'assessore alla Sanita' e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

ACCORDO TRA GOVERNO E REGIONI SU RIPARTO FONDO 2019 - Trovato intanto l'accordo tra governo e Regioni per il riparto del Fondo sanitario relativo al 2019. L'intesa e' stata raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni e si riferisce a poco meno di 112,5 miliardi di euro.

(Red)