Roma, 30 gen. - "Abbiamo convocato per lunedi' 4 febbraio tutti i direttori generali delle Asl per velocizzare le procedure concorsuali delle figure professionali inserite nel fabbisogno delle Asl, ma il Governo non ci aiuta. Il combinato disposto della bocciatura del tetto di spesa del personale del Sistema sanitario nazionale e Quota 100 rischiano di arrecare un grave pregiudizio all'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Nel Lazio siamo impegnati assieme alle organizzazioni sindacali nel piu' grande percorso di stabilizzazione a livello nazionale. Fino ad ora si sono svolte oltre 300 procedure concorsuali con trasformazione dei contratti da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato per oltre 1.800 lavoratori. Il nostro piano di assunzioni prevede 5 mila unita' nei prossimi anni. E' in corso inoltre uno tra i principali concorsi per la selezione di infermieri a livello nazionale con azienda capofila il Sant'Andrea che fino ad oggi conta 26 mila domande a testimonianza della grande richiesta e delle grandi aspettative da parte dei professionisti. Sulle politiche per il personale il Governo deve invertire la rotta. Pensare di utilizzare parametri di 15 anni fa e' semplicemente anacronistico". Cosi' in un comunicato l'assessore alla Sanita' e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
FP CGIL LAZIO: ORGANICI GIÀ RIDOTTI ALL'OSSO, E INGRESSI NON COMPENSERANNO I PENSIONAMENTI - La Fp Cgil di Roma e Lazio lancia l'allarme occupazione " Nel Lazio, dal 2001 al 2016 si e' gia' perso oltre il 10% del personale medico e del comparto sanitario, quasi il doppio della media nazionale. Oggi entrano nella fascia d'eta' 58-67 oltre 17.500 persone, tutti destinati a uscire nei prossimi 10 anni, 2500 circa sono state le uscite tra il 2016 e il 2018 e - secondo le stime elaborate dalla Fp Cgil di Roma e Lazio prima dell'entrata in vigore dell'opzione quota 100 - altri 7.500 sono destinati alla pensione nel quinquennio 2018-2023". Ma si tratta di numeri da rivedere al rialzo, "per effetto di quota 100 e per il superamento dei vincoli della legge Fornero, che per qualche anno ha posticipato le uscite".
"Per quanto si sia tornati ad assumere, dopo anni di commissariamento e blocco del turn over - dichiara Natale di Cola, Segretario Generale Fp Cgil di Roma e Lazio - nel prossimo triennio in tanti usciranno dal Sistema sanitario regionale e le assunzioni previste non compenseranno le uscite. Dal 2018 al 2020 pressoche' ovunque i nuovi ingressi saranno inferiori alle perdite del triennio, senza contare la lentezza delle procedure concorsuali, che non consentira' di prendere servizio in tempi brevi, mentre i pensionamenti andranno avanti nei prossimi mesi. Sui piani assunzionali siamo indietro: non solo non verra' recuperato quanto perso in 20 anni, ma le assunzioni programmate lasceranno comunque un saldo negativo, e non arriveranno in fretta".
Qualche esempio: Alla Asl Rm 3, la piu' grande per estensione territoriale e abitanti, nel 2016 il 42% di tutto il personale (medico, dirigente e comparto) aveva tra 55 e 67 anni. In quell'anno sono usciti 83 lavoratori e ne sono entrati 33. Dal 2018, per il solo personale del comparto (infermieri, tecnici, ausiliari, amministrativi, etc), dei 1537 in organico (di cui 870 infermieri), circa 645 sono "pensionabili": se le uscite nel triennio 2018-2020 (per eta', anni di contributi e quota 100) hanno riguardato e riguarderanno circa il 40% del personale, le assunzioni previste (286) saranno meno della meta' (il 18,6%), spiega il sindacato.
Al San Camillo, secondo i dati della Fp Cgil Roma e Lazio, in totale sono state perse, dal 2016, 260 unita' (di cui 183 nel comparto): le assunzioni previste sono 551, poco piu' della meta' delle uscite previste da qui al 2020. Al San Giovanni Addolorata, l'altro grande plesso ospedaliero di Roma, per quanto la quota di over 55 nel personale del comparto sia piu' bassa (circa 1/3 del totale), delle 40 unita' perse dal 2016 ne sono entrati al momento solo 8, da concorsi gia' espletati. Sempre per il triennio 2018-2020, mentre 400 entreranno, ne potrebbero uscire 700.
Alla Asl Roma 1, sono previste 1164 assunzioni su un totale di 5120 in organico. Anche qui e' facile immaginare che il potenziamento netto sara' dimezzato, per effetto delle uscite nello stesso periodo: nel 2016 gli over 55 erano il 50% nel comparto e il 70% del personale medico.
(Comunicati)