Roma, 25 feb. - L'Assemblea generale dell'UEHP ha nominato l'8 febbraio scorso Gabriele Pelissero presidente della stessa e membro del board of directors, organo esecutivo nel quale siedono i rappresentanti di Francia, Germania, Spagna, Polonia e Grecia.
Gabriele Pelissero, ordinario di Igiene presso la Facolta' di Medicina dell'Universita' di Pavia, presidente del Cluster lombardo di Scienze della vita e past president di AIOP Nazionale, ha dichiarato: "Le prossime elezioni europee avranno grandissima importanza per il futuro dell'Unione in tutte le sue attivita' e ovviamente anche per la sanita', settore strategico nel quale l'azione comunitaria ha sempre avuto grandi limiti e i sistemi di welfare sanitario sono tuttora profondamente divisi da paese a paese per offerta, qualita' delle prestazioni e finanziamento. Cercheremo di promuovere una maggiore attenzione e soprattutto chiederemo all'UE una linea guida per tutti gli Stati, per assicurare un adeguato stanziamento per la salute dei cittadini e arginare il disinvestimento sulla sanita' che in Italia e in altri paesi negli ultimi anni e' stato molto significativo, creando liste di attese e conseguente difficolta' di accesso alle cure piu' avanzate".
L'Unione europea dell'ospedalita' privata (UEHP) rappresenta le Associazioni nazionali di settore attive in 18 Stati membri, per un totale di piu' di 5.000 strutture private.
L'equita' di accesso alle cure, la qualita' dell'assistenza sanitaria e la sostenibilita' finanziaria dei sistemi sono i tre obiettivi fondamentali della politica associativa, in sintonia con le priorita' in materia sanitaria delle Istituzione europee.
Istituita a Roma l'11 gennaio 1991 presso la sede del CNEL, un anno prima della nascita dell'Unione europea con il Trattato di Maastricht del 1992, ma l'impegno delle organizzazioni dell'ospedalita' privata a livello europeo risale gia' ai primi anni '70 con la fondazione a Monaco di Baviera del CEHP - Comite' europeen de l'Hospitalisation privee da parte delle Associazioni di Belgio, Francia, Germania e Italia.
(Comunicati)