Roma, 25 feb. - Ha scatenato plausi e approvazione, da parte dei medici piu' o meno giovani, un tweet che ieri il Ministro della Salute Giulia Grillo ha voluto dedicare ad Alberto Sordi, ricordandolo, a 16 anni dalla sua scomparsa, tramite uno dei suoi personaggi piu' noti: il 'Medico della Mutua', dottor Guido Tersilli. "Un ritratto ironico, lucido e spietato di cio' che era la sanita' italiana prima della creazione del Ssn" lo ha definito il Ministro, aggiungendo: "Non si puo' tornare indietro. Lunga vita al nostro Ssn!". E, subito, il 'popolo della rete' si e' scatenato con commenti e retweet, mentre gli hashtag #noallasanatoriadeitersilli e #vivalagrillo salivano nei trend topics.
"Ha ragione il Ministro Grillo- commenta oggi il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli- il dottor Tersilli e' una figura paradigmatica di quella che era la sanita' prima del nostro Servizio sanitario nazionale. Il 'medico della mutua' era quello che poteva fare tutto, senza un'opportuna formazione, preparazione o specializzazione. Era il medico che, dall'ospedale, passava al territorio per prescrivere ricette. Ha soprattutto ragione il Ministro Grillo, quando afferma che questo Ssn va conservato, perche' si regge su professionisti formati e competenti. Oggi, tuttavia, dobbiamo registrare un piccolo campanello d'allarme: l'Italia scivola dal primo al secondo posto nella classifica di Bloomberg sui Paesi piu' sani del mondo, scalzata dalla Spagna. E, per riconquistare la testa della classifica, non serve rimpinzarci di gazpacho o paella, come scherzando hanno proposto i commentatori: occorre puntare sempre piu' sulla qualita' della formazione, sulla prevenzione- efficientando le strategie vaccinali e di screening- e sul potenziamento della medicina territoriale. Bisogna irrobustire il sistema sanitario nazionale e riorganizzarlo, migliorando l'accesso alle reti, e progettando nuove modalita' di assistenza sovraregionali. Auguriamo anche noi, insieme al Ministro, lunga vita al Servizio sanitario nazionale e ai suoi straordinari professionisti- conclude Anelli- Sostenere la formazione, migliorare le competenze fondate su conoscenze certificate da un opportuno percorso formativo, evitando sanatorie ingiuste oltre che dannose per la qualita' del sistema di cure, sono i presupposti per migliorare l'assistenza, ridurre le disuguaglianze e assicurare un grande futuro alla Salute degli italiani".
(Comunicati)