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A Roma Assemblea nazionale unitaria professioni sanitarie, Magi: "Manifesto condiviso"
(DIRE) Roma, 25 feb. - "Il Manifesto presentato sabato all'Assemblea nazionale unitaria delle professioni sociosanitarie e' condivisibile perche' salvaguardia tutto il sistema delle professioni. Parlando di emergenza in genere, i Vigili del fuoco hanno un sistema unico, la Protezione civile anche, mentre la sanita' e' ancora spezzettata e bisogna confrontarsi con venti sistemi differenti. E' invece importante garantire il superamento di queste differenze, scongiurando che sia pregiudicato il carattere nazionale del nostro Servizio sanitario". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, commentando, con l'agenzia Dire, la prima Assemblea unitaria delle professioni di sabato scorso nella Capitale.
Magi si e' inoltre detto "preoccupato" per il progetto di regionalismo differenziato che sta portando avanti il governo.
"Il federalismo spinto accentua le differenze che gia' ci sono- ha spiegato Magi- Gia' adesso per esempio, sul mercato dei professionisti, le Regioni che hanno capacita' economiche maggiori prendono i medici piu' bravi perche' possono pagarli di piu', e lo stesso discorso vale per le strutture. Per me bisognerebbe dare piu' soldi a chi ne ha meno, certamente stando attenti a non creare cattedrali nel deserto".
L'ASSEMBLEA - Sei richieste al Governo e alle Regioni: intensificare la collaborazione con le professioni sanitarie e sociali e i loro enti esponenziali perche' il Ssn garantisca effettivamente e uniformemente i diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini; rispettare i principi costituzionali di uguaglianza, solidarieta', universalismo ed equita' alla base del Servizio sanitario e confermarne il carattere nazionale; elaborare un'analisi rischi-benefici delle proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni per misurarne l'impatto sulla finanza pubblica e sulla tenuta di tutti i servizi sanitari regionali; adottare iniziative per parametrare il fabbisogno regionale standard anche in base alle carenze infrastrutturali, alle condizioni geomorfologiche e demografiche e alle condizioni di deprivazione e di poverta' sociale; garantire il superamento delle differenze tra i diversi sistemi sanitari regionali anche mediante la definizione e implementazione di un Piano Nazionale di Azione per il contrasto alle diseguaglianze; scongiurare il rischio che sia pregiudicato il carattere nazionale del nostro Servizio sanitario. Questi i principali contenuti del Manifesto che le professioni sanitarie e sociali, riunite per la prima volta stamattina in assemblea a Roma, in un partecipato evento al Teatro Argentina, mettono sul tavolo di Governo, parlamento e Regioni. Presenti i rappresentanti di 10 federazioni, per un totale di 30 professioni: Fnopi - Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, Fnomceo - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, FNOTSMR-PSTRP - Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, Cnop - Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Fofi - Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Onb - Ordine Nazionale dei Biologi, Fnovi - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, Fnopo - Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica, Fncf - Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, Cnoas - Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali.
"Il Governo deve porre al centro dell'agenda politica il tema della tutela e unitarieta' del Servizio sanitario nazionale - hanno affermato unanimi i presidenti delle 10 federazioni- e sollecitare le Regioni al rispetto dell'art. 2 della Costituzione che ricorda alle Istituzioni i doveri inderogabili di solidarieta' politica, economica e sociale su cui deve fondarsi la vita del Paese, dell'art. 3 (eguaglianza dei cittadini) e dell'art. 32 della Costituzione (tutela della salute)".
Le professioni della salute chiedono alcuni impegni precisi a Governo e Regioni: l'attivazione di un tavolo di lavoro permanente dove potersi regolarmente confrontare sulle politiche sanitarie, anche con la partecipazione dei rappresentanti dei cittadini; la sottoscrizione con tutte le professioni sanitarie e sociali e l'attivazione in tutte le Regioni e secondo schemi omogenei condivisi dei recenti protocolli voluti dalle Regioni per instaurare un rapporto diretto con i professionisti e garantire un servizio sanitario universalistico e omogeneo; che i cittadini si facciano parte attiva ponendo con iniziative per garantire tutti gli aspetti sottolineati nel manifesto.
(Mel/Mgn/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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