Roma, 21 feb. - "Sino ad ora ci siamo preoccupati, negli ultimi anni, peraltro senza successo, nonostante le piu' cogenti incrementali obiettive necessita', di realizzare a livello nazionale un Sistema di Emergenza Territoriale 118 il piu' possibile uniforme, omogeneo riguardo le varie regioni. Questo perche' riteniamo fondamentale ed indifferibile, cosi' come chiaramente sancito dai Lea, che sia assicurato a tutta la popolazione del Paese 'pari diritto di accesso alle cure', la cui risultanza concreta- particolarmente in caso di emergenza sanitaria- non puo' che tradursi in standard di risposta istituzionale del 'Sistema dell'Emergenza', considerato nel suo complesso, di autentica, obiettiva, tangibile eccellenza.
Quando si tratta di pericolo imminente di perdere la vita, evento che si verifica cosi' sovente all'improvviso, e che colpisce centinaia di migliaia di cittadini all'anno, non si puo' essere sfacciatamente fortunati a trovarsi in una determinata regione piuttosto che in un'altra, ne' lo Stato puo' consentire che si facciano, in riferimento alla qualita' dei profili di risposta dei Sistemi 118, che sono alla pari istituzionali, 'figli e figliastri'. Quando si programma la gestione dell'emergenza sanitaria lo standard obbligatorio di risposta dello Stato non puo' concepirsi, in alcun modo, quale regionale, ulteriormente 'differenziato' o meno, ma necessariamente di livello sovra-regionale, e- quindi- nazionale. In attesa, pertanto, del varo legislativo nazionale piu' urgente della riforma del Sistema 118, piu' volte invocato, per cui guardiamo con fiducia al ministro Grillo, riteniamo, come Societa' Italiana dei Sistemi 118 (Sis 118), quindi come Societa' scientifica nazionale accreditata dal Ministero della Salute per la elaborazione delle linee guida afferenti alla Medicina di Emergenza Territoriale, di voler fornire un contributo, inedito e fondamentale, di natura scientifica alla realizzazione di un obiettivo strategico maggiore che vada nella stessa direzione della auspicata uniformita' di Sistema: la realizzazione condivisa, da parte dei Sistemi 118 nazionali, delle linee di indirizzo terapeutico riguardo la gestione del paziente acuto e critico in ambito extraospedaliero". Cosi' in un comunicato Mario Balzanelli, Presidente Nazionale SIS 118.
"Insieme con l'Universita Campus Biomedico di Roma, con cui Sis 118 ha stipulato quest'anno, un'inedita prestigiosa convenzione che prevede percorsi collaborativi congiunti in tema di formazione, addestramento, aggiornamento, nonche' di management e percorsi di verifica e revisione della qualita' oltre che di ricerca scientifica, e particolarmente grazie all'autorevole supporto fornito dal Prof. Felice Agro', Ordinario della Cattedra di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva del Campus, studioso di livello scientifico internazionale, esperti dei vari Sistemi 118 nazionali, medici ed infermieri, realizzeranno, entro maggio 2019, in conformita' alle varie linee guida internazionali di settore, la prima edizione delle 'Linee di Indirizzo Terapeutico del Sistema 118 Italia'. Se non siamo ancora in grado di offrire alla cittadinanza nazionale un Sistema 118 omogeneo, la societa' scientifica rappresentativa dell'attuale 'Sistema 118 nazionale', ossia la Sis 118, si sente in dovere di confrontarsi, di mettere a disposizione la propria ultradecennale esperienza e le proprie rilevanti conoscenze, realizzando un documento scientifico, che verra' periodicamente e sistematicamente rivisto e aggiornato al variare delle linee guida internazionali, quale strumento utile agli operatori sanitari al fine di assicurare, da subito, in tutte le regioni, livelli di cure, di trattamento terapeutico di emergenza potenzialmente salvavita, affinche', indipendentemente dalle latitudini, la massimizzazione delle probabilita' di salvezza sia, in partenza, equa possibilita' di tutti, ed in concreto, diritto rispettato di ciascuno", conclude il Presidente Nazionale SIS 118.
(Comunicati)