Roma, 1 feb. - 'PainWeek' e' il percorso formativo dedicato a cure palliative e terapie del dolore che sara' attivato per gli studenti di Medicina della Sapienza presso l'ospedale Sant'Andrea nel secondo semestre dell'anno accademico in corso. Il pacchetto formativo si snoda per tutti i 6 anni del corso di laurea con una settimana all'anno di insegnamento teorico e un tirocinio pratico dal quarto anno. A svilupparlo l'associazione Internazionale Karol Wojtyla per il sollievo della sofferenza umana insieme all'universita' Sapienza.
Per spiegare meglio come e' organizzato il progetto e quali sono gli obiettivi Alfredo Cuffari, membro della commissione Terapia del dolore dell'Omceo Roma, e' intervenuto a 'Genetica oggi', la trasmissione di Radio Cusano Campus. "L'Ordine dei Medici di Roma ha ospitato la presentazione dell'iniziativa dell'associazione 'Karol Wojtyla' in collaborazione con il polo di Medicina della Sapienza presso l'ospedale Sant'Andrea. Il progetto risponde alla legge 38 del 2010 che oltre a disegnare una rete assistenziale del dolore cronico e delle cure palliative prevede l'integrazione e la presenza, nel percorso formativo dei medici, di questa materia".
"Di dolore si parla a vari livelli nei corsi di Medicina senza pero' dare una omogeneita' d'indirizzo- ha proseguito Cuffari- restituendo nozioni separate che afferiscono ai diversi ambiti. In questo modo invece si consente una formazione uniforme.
'Painweek' prevede una formazione multidisciplinare online per 5 giorni di attivita' per ogni anno di formazione in Medicina e Chirurgia. Si parte con la prima edizione quest'anno. Tante le materie oggetto di studio, dall'epidemiologia alla statistica, dalla storia della medicina alla farmacologia e molte altre materie. Mentre negli ultimi anni e' prevista anche una frequenza negli ambulatori del dolore, in modo da avere alla fine del percorso una formazione di base teorica e pratica".
"Dolore cronico non significa solo oncologico come spesso si pensa. Le stime- ha continuato- parlano di percentuali di popolazioni pari al 15-20% affette da dolore cronico, pensiamo solo alle forme osteoarticolari. E' importante dunque che ci sia una risposta in termini di assistenza e che vengano individuati dei percorsi a cui indirizzare le persone affette da dolore ma che ci sia anche una capacita' di fare diagnosi ed erogare terapie adeguate. Cinque milioni di persone necessitano di una terapia in questo ambito, quindi e' necessario potenziare la cultura in tal senso e fare rete con i medici di medicina generale".
"Esiste una difficolta' di tipo organizzativo di questa legge dovuta alla frammentazione che rende differente una Regione dall'altra e persino si evidenziano disparita' all'interno della stessa Regione. Sicuramente e' necessaria la formazione degli operatori. Quando usci' questa legge in 4 regioni venne fatta una sperimentazione che doveva generare formazione a cascata a vari livelli. Vennero formati 40 operatori ma diverse cause, tra cui la fine dei lavori della commissione e dei fondi stanziati, hanno reso l'applicazione di questa legge parziale. In sostanza bisogna battersi perche' questa venga effettivamente applicata" ha concluso Cuffari.
(Comunicati)