(DIRE) Roma, 11 dic. - I libri fanno bene sin dalla giovane eta'? Si', e' proprio cosi'. Per questo motivo la Asl Roma 1, la Fondazione Don Gnocchi e altre istituzioni hanno presentato sinergicamente il progetto 'Le.Pre. Leggimi presto, leggimi con', risultato vincitore del bando 'Leggimi 0-6' 2018, emanato dal ministero per i Beni e le Attivita' culturali.
Il progetto e' destinato alla promozione della lettura precoce per bambini della fascia d'eta' compresa fra 0 e 6 anni e soprattutto alla diffusione della lettura ad alta voce come una buona pratica condivisa per le famiglie.
A questo scopo sono previsti dei corsi per adulti finalizzato all'apprendimento di metodi e tecniche specifiche per la lettura anche ai bambini bambini che sono ancora nella pancia della mamma.
A spiegare meglio all'agenzia di stampa Dire di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi e' Antonietta Spadea, direttore dell'Uoc di Tutela e promozione della Salute D14 della Asl Roma 1: "Lo scorso anno abbiamo partecipato a un bando in partenership con la Fondazione Don Gnocchi e altre importanti istituzioni allo scopo di mettere a punto tutta una serie di procedure finalizzate a produrre maggiore cultura e, al tempo stesso, insegnare alle persone quanto la lettura precoce sia un determinante di salute. Il finanziamento ottenuto e' stato utilizzato sia per i corsi che per formare gli operatori dei nostri consultori affinche' possano, a loro volta, tenere le prossime edizioni dei corsi di accompagnamento alla nascita. Grazie a tali fondi abbiamo acquistato alcuni libricini che noi regaliamo alle coppie che seguono i corsi di accompagnamento alla nascita".
"I lettori professionisti che leggono le storie spiegano ai neo-genitori il piacere che i piccoli provano gia' in pancia all'ascolto, e ancora piu' quando nasceranno. Il bambino sappiamo, anche grazie a studi che ce lo dimostrano, riconosce la voce del papa' e della mamma con conseguenti effetti calmanti.
Anche nel corso delle vaccinazioni- conclude- non perdiamo l'occasione per raccomandare sempre per tali ragioni di parlare al bambino".
(guarda l'intervista)
(Mco/ Dire)