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Rapporto Pit Salute: "Liste attesa e costi, crescono le criticita'"
Roma, 11 dic. - Un servizio sanitario con problemi di costi, che sente il peso della burocrazia e dell'accesso alle cure in una parte ancora significativa del Paese. Aumentano infatti le segnalazioni per le attese, con i cittadini costretti loro malgrado a mettere mano alla tasca per pagare l'intramoenia o il privato, cosi' come crescono le segnalazioni relative all'assistenza territoriale (16,8%). È quanto emerge, in estrema sintesi, dal XXII Rapporto Pit Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Il rapporto e' stato realizzato con il sostegno non condizionante di Fnopi, Fnomceo e Fofi.
Per il tema dell'accesso alle prestazioni, in particolare, sono tre le voci piu' segnalate: liste d'attesa (57,4%), ticket ed esenzioni (30,8%), intramoenia (8,6%). Per le liste d'attesa i cittadini segnalano piu' problemi nell'ottenere visite specialistiche (34,1%), interventi di chirurgia (31,7%) ed esami diagnostici (26,5%). Per le visite specialistiche attese anche di 9 mesi in oculistica, 8 mesi in cardiologica) e 7,5 mesi in neurologica e odontoiatrica. Gli interventi di chirurgia fanno registrare maggiori attese quando si tratta di ortopedia (27,2%), chirurgia generale (16%), oncologia (13%) e oculistica (11,3%).
Per gli esami diagnostici l'attesa si concentra maggiormente su ecografie (21,2%), risonanze magnetiche (12,3%), ecodoppler (11,7%), e tac (9,9%). Le attese medie per gli esami sono piu' lunghe in caso di mammografia (16 mesi), risonanza magnetica (12 mesi), tac (11 mesi) ed ecodoppler (10 mesi). I cittadini segnalano anche la mancata applicazione delle esenzioni (40,8%), i costi elevati per la diagnostica e per la specialistica (32,1%) e i costi a totale carico del cittadino (19,9%).
Per la chirurgia generale, emerge ancora dal XXII Rapporto Pit di Cittadinanzattiva, le attese sono un problema nel 16% dei casi, mentre il 13% dei contatti segnala difficolta' similari anche in oncologia. Anche per l'oculistica c'e' un 11,3% di cittadini che ha affrontato disagi per ottenere l'intervento, con attese effettive, ad esempio per un intervento di cataratta, che arrivano a 15 mesi. Altri esempi di attese oltre le normali indicazioni normative, cosi' come raccontate dai cittadini, sono quelle di 22 mesi per un intervento di ricostruzione mammaria e di 6 mesi per un intervento di rimozione di tumore alla vescica. Le altre aree specialistiche mostrate in grafica completano il quadro della rilevazione 2018.
L'assistenza territoriale si compone delle segnalazioni che si riferiscono all'assistenza sanitaria di base (35,2%), all'assistenza domiciliare (16,6%), alla riabilitazione (15,4%), alla salute mentale (11,8%), all'assistenza protesica e integrativa (11%) e a quella residenziale (10%). Per l'assistenza di base, i maggiori problemi sono relativi al rifiuto di prescrizioni (27,9%), alla sottostima del problema lamentato dal paziente (20,2%), all'inadeguatezza degli orari (12,3%), al rifiuto di visita a domicilio (10,3%), al rifiuto di certificazione medica (9,3%), alla ricusazione dell'assistito (8%), all'irreperibilita' del medico (7%) e ai costi per le visite al domicilio (5%).
L'assistenza domiciliare risulta problematica per i cittadini quando si tratta di ottenere informazioni e iter burocratico (30,3%), o quando viene sospeso il servizio per mancanza di fondi (15,1%), o quando il servizio e' inesistente (13%) o di scarsa qualita' (9,2%), quando sono eccessive le liste d'attesa (7,7%), quando gli orari di servizio vengono ridotti (7,6%) o mancano le figure professionali (3,4%) o ancora il servizio e' discontinuo (2,5%).
Tra i temi segnalati dai cittadini anche quello relativo al costo dei ticket per gli esami diagnostici e per le visite specialistiche. In aumento, si legge nel XXII Rapporto Pit di Cittadinanzattiva, anche le difficolta' di accesso ai farmaci, in particolare legate al costo degli stessi: il dato relativo passa dal 23,8% al 31,5% con un preoccupante aumento dovuto fondamentalmente al cambiamento in negativo delle condizioni socioeconomiche di una fetta sempre maggiore della popolazione. Anche le segnalazioni di costo eccessivo per le prestazioni in intramoenia sono in crescita (dal 14,6% del 2017 al 16,9% del 2018) a confermare che il ricorso all'intramoenia e' sempre piu' una prassi consolidata per rispondere alle richieste inevase nel canale pubblico o per erogare servizi sul territorio e nei luoghi piu' prossimi ai cittadini.
Infine la burocrazia, ulteriore questione sollevata dai cittadini, che non accenna ad allentare la propria morsa e continua a rendere piu' faticoso del necessario, con iter procedurali lenti ed estenuanti, l'esigibilita' di alcuni diritti, come il riconoscimento di invalidita' e la concessione della indennita' di accompagnamento, solo per citare due degli esempi piu' segnalati.
L'iter di accertamento di invalidita' ed handicap risulta complesso in ciascuna fase, a cominciare dalla difficolta' nella presentazione della domanda, segnalata nel 45,4% dei casi, sebbene in flessione rispetto l'anno precedente. Se presentare la domanda di invalidita' risulta quindi particolarmente complesso, una volta riusciti in questo difficile compito, che va dall'individuazione del soggetto che puo' presentare telematicamente la domanda all'Inps, alla costruzione della documentazione clinica aggiornata e la stesura di eventuali relazioni eseguite a pagamento da specialisti del servizio sanitario pubblico, si attende anche un anno intero per essere convocati a visita (20,4% delle segnalazioni). C'e' da sottolineare poi che rispetto al 2017 l'attesa e' ulteriormente aumentata sia per il primo accertamento dell'invalidita' (+2,6%), che nel caso si stia presentando una domanda di aggravamento della patologia (+2,5%).
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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