|
|
|
|
|
|
|
Lazio, il 25% del personale sanitario presenta 'limitazioni' al lavoro
Roma, 17 apr. - Seduta in Commissione Sanita' del Consiglio regionale del Lazio dedicata alle considerevoli percentuali del personale sanitario in servizio con "limitazioni al lavoro". La questione e' stata sollevata dal consigliere componente della stessa commissione e presidente di quella per lo Sviluppo economico, Massimilano Maselli (Noi con l'Italia). Il consigliere ha illustrato i dati della sua recente ricerca dalla quale e' emersa la necessita' di individuare nuovi sistemi di verifica sulle certificazioni e l'adozione di linee guida nel Lazio, come gia' adottate dalla regione Lombardia.
Ha partecipato alla seduta anche la dottoressa Barbara Solinas, dirigente dell'Area risorse umane della direzione regionale e integrazione sociosanitaria. Cosa sono le "limitazioni o prescrizioni al lavoro"? Nelle corsie vi sono infermieri che non possono sollevare i pesi, alcuni non possono lavorare di notte, altri non possono restare troppo a lungo in piedi. Secondo la ricerca svolta del consigliere regionale di opposizione, i dipendenti con limitazioni sono il 25 per cento, un dipendente su quattro ha delle limitazioni al lavoro. L'eta' media dei dipendenti e' sopra i 50 anni.
Secondo i dati illustrati da Maselli e riassunti in una nota dell'ufficio stampa del Consiglio, i dipendenti con limitazioni al Policlinico Umberto I sono il 42%, su 4.333 dipendenti, quelli che hanno delle prescrizioni sono 1.687. Questa cifra comprende anche gli impiegati. Limitando l'attenzione solo a infermieri, ausiliari e medici, escludendo gli universitari, ci sono 517 medici, 1.123 infermieri e 94 ausiliari: totale 1.734. Di questi quelli con prescrizioni o limitazioni sono 175 medici e 524 infermieri, per un totale di 699. Altro ospedale: il San Camillo. Qui il numero dei dipendenti del comparto sanita' (infermieri, medici e ausiliari) e' di 2.416, quelli con limitazioni sono 444, circa il 18 per cento. All'Ospedale Sant'Andrea la percentuale e' al 24%.
All'Asl Roma 2, nel suo complesso (comprende ospedali Pertini, Sant'Eugenio e Cto) siamo al 34 per cento, alla Roma 3 si raggiunge il 30 per cento. Poi, in altre aziende, il dato diminuisce: all'Asl Roma 1 risulta solo il 6 per cento del personale con limitazioni, nelle quattro province (Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti) la situazione e' migliore con percentuali che oscillano tra il 5 e il 13 per cento.
Basso anche il numero di dipendenti con limitazioni all'Ares 118 (agenzia regionale per l'emergenza sanitaria), dove l'8 per cento ha prescrizioni, nell'azienda ospedaliera San Giovanni siamo al 6 per cento, al Policlinico Tor Vergata al 7 per cento.
Al termine dell'incontro la dirigente Solinas ha spiegato il modello vigente e chiarito come sia in corso un'indagine conoscitiva che fotografi la realta', da qui l'aggiornamento della seduta a un prossimo confronto su eventuali proposte di intervento.
(Red)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
|
CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
|
COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
|
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|