(DIRE) Roma, 10 apr. - La legge Gelli, la tort reform americana, la prevenzione del danno e la sicurezza delle cure per ridurre al minimo il contenzioso con i professionisti e le strutture sanitarie. Questi i temi al centro della tavola rotonda 'Medicina legale e radiologia. Dalla cultura della colpa a quella della sicurezza' organizzata da Omceo Roma, Sirm-Societa' italiana di radiologia, e Fondazione Snr-Sindacato nazionale area radiologica, presso l'aula Roberto Lala dell'Ordine.
Un'occasione per analizzare due leggi con obiettivi simili in due sistemi sanitari totalmente differenti come quello italiano e quello americano, ma anche per confrontarsi e discutere sulla malpractice in radiologia e in medicina. Si sono alternati al tavolo dei relatori: Federico Gelli, dirigente dell'Asl Toscana Centro nonche' primo firmatario dell'omonima legge sulla responsabilita' medica, Corrado Bibbolino, presidente della Sezione di Etica e Radiologia Forense della Sirm, Francesco Luca', presidente della Fondazione Snr, Sindacato nazionale area radiologica, e Leonard Berlin, membro del consiglio di amministrazione e chairman del Dipartimento di Radiologia dello Skokie Hospital dell'Illinois, padre di una analisi moderna delle cause degli errori in medicina e in radiologia.
Il presidente dell'Omceo di Roma, Antonio Magi, ha aperto i lavori sottolineando come l'obiettivo sia quello di "salvaguardare la salute dei pazienti e la professionalita' del medico". Questo non puo' essere garantito se mancano ancora i tre decreti attuativi della legge Gelli-Bianco, ha spiegato, che "ha lasciato in mano alla magistratura l'interpretazione della norma e sappiamo che ci sono sentenze della Cassazione che hanno dato dei duri colpi alla legge per come era uscita".
"Questo e' un focus- ha concluso Magi- da cui spero possa nascere anche una proposta di legge per completare alcune lacune come quella sulle cause temerarie, non contemplate nella legge. Sono previsti risarcimenti per i danni subiti dai pazienti, ma non e' contemplato un risarcimento per quei professionisti ingiustamente accusati. Se riuscissimo ad inserirla sono sicuro che crollerebbe il numero di azioni legali ai danni dei medici".
(guarda l'intervista di Magi alla Dire)
(Edr/Dire)