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Tiroide, esperti a Roma su nuove linee guida italiane per tumore
(DIRE) Roma, 26 set. - Il tumore alla tiroide, seppur raro, e' il tumore endocrino piu' frequente e riguarda circa il 5% dei noduli tiroidei, che invece sono molto comuni con una prevalenza di quasi il 50% della popolazione. Secondo l'ultimo rapporto Airtum, nel 2017 ci sono state piu' di 15.000 nuove diagnosi di tumore alla tiroide e si prevede che diventera' il secondo tumore piu' frequente nelle donne entro il 2020. Questo aumento nel numero di diagnosi, non associato a un aumento della mortalita' (nel 76% dei casi si guarisce), sembra essere associato alla sempre maggiore frequenza degli screening e alla maggiore accuratezza degli esami che permettono di scoprire i tumori di piccole dimensioni, non ancora palpabili. Questo scenario fa comprendere l'importanza di una maggiore appropriatezza delle strategie diagnostiche e terapeutiche per evitare i rischi di sovra-trattamento. Le principali societa' scientifiche, l'Associazione Italiana della Tiroide (Ait), l'Associazione Medici Endocrinologi (Ame), la Societa' Italiana di Endocrinologia (Sie), l'Associazione Italiana Medici Nucleari (Aimn), la Societa' Italiana Unitaria di Endocrino Chirurgia (Siuec) e la Societa' di Anatomia Patologica e di Diagnostica Citologica (Siapec), hanno sentito l'esigenza di redigere nuove linee guida per la gestione ottimale dei noduli alla tiroide- sia benigni sia maligni- basate sulla propria consolidata esperienza, considerando la particolare situazione italiana, sia in termini di organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale che in termini di epidemiologia. Le nuove linee guida italiane per la patologia nodulare e il carcinoma differenziato tiroideo verranno presentate durante il VI Thyroid UpToDate, che si terra' a Roma il 28 e 29 ottobre.
L'annuale appuntamento di aggiornamento scientifico sulle patologie della tiroide sara' l'occasione per discutere e approfondire le nuove acquisizioni scientifiche, le novita' terapeutiche e di gestione delle principali malattie della tiroide. "L'esigenza di un documento unitario e condiviso- spiega Rinaldo Guglielmi, Past President Ame, Associazione Medici Endocrinologi- e' condivisa da tutte le societa' scientifiche date le incertezze operative che derivano dalle numerose linee guida internazionali. Visto il carattere epidemico della malattia nodulare della tiroide nel nostro Paese, il documento permette di individuare i soggetti che meritano una maggiore attenzione diagnostica ed evitare di sottoporre inutilmente ad indagini invasive la maggior parte dei pazienti con noduli che non presentano elementi di preoccupazione, senza trascurare quella minoranza di soggetti che merita maggiore attenzione, presentando ad esempio noduli di dimensione maggiore, micro-calcificazioni e margini irregolari. Oltre a identificare le condizioni e le caratteristiche che meritano maggiori approfondimenti diagnostici, sono stati analizzati anche gli approcci terapeutici piu' appropriati. Ad esempio, nel documento si raccomanda di procedere con interventi chirurgici meno estensivi ed invasivi, confermando la nuova tendenza a prediligere interventi conservativi. Tale approccio permette di ridurre il fabbisogno di terapia sostitutiva e si associa ad una minore insorgenza di complicanze metaboliche e anatomiche. Inoltre, in assenza di caratteristiche allarmanti, si evita l'intervento quando l'analisi tra i costi e benefici per il paziente non e' vantaggiosa, come nel caso di soggetti con malattie concomitanti e quindi ad alto rischio".
Un ulteriore elemento che emerge dal documento e' l'importanza della comunicazione tra medico e paziente. "Secondo un'indagine commissionata dal Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini- illustra Luisa La Colla, Presidente Cape- 1 persona su 3 vorrebbe ricevere oltre alla diagnosi maggiori informazioni sulla malattia, sui trattamenti a disposizione e gli eventuali effetti collaterali. È importante che le principali societa' scientifiche endocrinologiche abbiano condiviso approcci e strategie per queste patologie e riconoscano l'importanza di informare correttamente il paziente circa le procedure a cui dovra' sottoporsi e alle possibili alternative, mettendo in evidenza i vantaggi ma anche le possibili complicazioni. Una diagnosi di tumore tiroideo e' spesso associata a una crisi emotiva che, se non supportata dall'aiuto di professionisti, puo' protrarsi nel tempo. Alla base di questo impatto psicologico ci sono principalmente l'incertezza della prognosi, lo scarso supporto psicologico, l'impatto sulle attivita' lavorative e i possibili effetti collaterali dei trattamenti. Di grande significato e' anche l'identificazione che le linee guida fanno dei soggetti piu' a rischio che permette di non creare inutili allarmismi nelle persone, fortunatamente la maggior parte, che hanno noduli che non richiedono un intervento".
(Wel/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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