Roma, 19 set. - Si riporta il comunicato ufficiale dell'Ordine sull'iniziativa che si e' svolta ieri nella sede dell'Omceo insieme a Cittadinanzattiva: "C'e' un grande bisogno e c'e' urgenza di ricostruire l'alleanza terapeutica tra medico e paziente; come pure tra tutti gli operatori sanitari e chi riceve le cure di cui necessita'.
Un'alleanza che si e' andata sfilacciando e deteriorando negli ultimi anni, per un insieme di cause, fino a diventare in piu' casi vera contrapposizione, anche con aggressioni e violenze". Questa la premessa di Antonio Magi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri-OMCeO, alla presentazione congiunta con Elio Rosati, Segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio, della campagna informativa "Cura di coppia" tenutasi questa mattina nell'"Aula Roberto Lala" dell'Ordine capitolino.
"È coerente che questa campagna sia presentata in questa sede istituzionale e professionale - ha detto Magi - e congiuntamente a chi, come Cittadinanzattiva si spende per il diritto alla salute del cittadino paziente".
Una campagna che dice chiaramente che una cura deve essere di coppia e in sinergia, altrimenti il risultato sperato diventa problematico da ottenere. E in quel caso ci rimettono tutti: il paziente, il medico e la sua professionalita', il bene comune della salute, e in definitiva il rapporto civile".
Accanto alla campagna "Cura di coppia" e' stata lanciata anche quella "Prima di aggredire, pensa" contro la violenza agli operatori sanitari, realizzata con FNOMCeO, OMCeO Roma, Regione Lazio e Cittadinanzattiva nazionale.
A tale proposito il presidente degli oltre 41mila camici bianchi del territorio romano ha ricordato i troppi casi di aggressioni, verbali e fisiche, subite con un trend crescente anche nel Lazio da chi presta servizio in strutture e presidi sanitari. "Ci sono casi di esasperazione e di cattiva informazione che vanno compresi, gestiti e risolti prima che si scatenino; ma anche casi di vero pregiudizio e sfogo teppistico verso il medico, l'infermiere o il tecnico che non possono ne' passare sotto silenzio ne' rimanere impuniti; per questo chiediamo che le querele contro questi atti sia d'ufficio e' non piu' di parte", ha detto Magi.
In ogni caso, l'Ordine di Roma auspica che le due campagne viaggino parallelamente, per avere piu' efficacia possibile. "Da parte di noi medici ci deve essere il dovere di dare piu' disponibilita', attenzione e tempo di cura al paziente, cercando quell'empatia senza la quale tutto diventa frettoloso, poco umano e quindi a rischio di contrapposizione dei ruoli. Al contempo, da parte del paziente ci deve essere rispetto per l'impegno del medico, per gli anni spesi nella sua preparazione, per la responsabilita' che si assume prendendosi cura della salute e della vita di un suo concittadino, per il carico di lavoro che oggi e' costretto ad assumersi a causa delle carenze di molte strutture sanitarie e dei loro organici", ha concluso Magi.
Temi che sono stati poi ulteriormente approfonditi nella tavola rotonda "Aggressioni ai danni degli operatori sanitari, liste d'attesa e burocrazia evitabile", cui hanno partecipato l'Assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato, il Coordinatore Nazionale Tribunale dei diritti del Malato, Tonino Aceti, il Vice Presidente dell'OMCeO Roma, Pier Luigi Bartoletti, insieme agli stessi Magi e Rosati.
(leggi il comunicato)
(Wel/ Dire)