(DIRE) Roma, 18 set. - Sempre piu' spesso si parla di carenza di Medici di Medicina Generale e del rischio che questo comportera', ovvero lasciare i cittadini privi dei medici di riferimento nell'ambito dell'assistenza primaria. Questa carenza appare tanto piu' critica nel momento in cui si assiste ad una drammatica mancanza di borse di studio per la formazione post-lauream dei medici, legata sia ad un mancato finanziamento delle stesse, sia ad una inadeguata programmazione del fabbisogno di professionisti sanitari.
Per tamponare la situazione di emergenza venutasi a creare, Sigm e Simeg, in una lettera indirizzata al Ministero della Salute, propongono una possibile soluzione in 4 punti. Dicevamo, dunque "soluzione tampone", dal momento che, all'interno della stessa missiva, si sottolinea come "l'obiettivo prioritario rimane la necessaria e non ulteriormente rimandabile evoluzione della Formazione Specifica in Medicina Generale (Fsmg) in senso accademico con l'istituzione di una Scuola di Specializzazione in Medicina Generale, di Comunita' e Cure Primarie per la formazione dei futuri Medici di Famiglia".
1) Recepimento dell'Art. 29 della Direttiva 2005/36/CE.
L'obiettivo e' quello di permettere cosi' ai corsisti di acquisire un incarico di assistenza primaria gia' durante il periodo di formazione.
2) Per compensare un'area carente, in attesa della pubblicazione, consentire una Deroga temporanea al massimale solo per i medici in AFT o in altre forme associative, senza incentivi. "Si potrebbe prevedere che il carico assistenziale dei pazienti rimasti senza Mmg venga redistribuito ai medici afferenti all'Aft o comunque del territorio, anche consentendo un numero di scelte, in deroga, superiore al massimale, sebbene solo in via temporanea".
3) Attivazione corso part-time, accoppiare zona carente con borsa di mg part-time, vincolare accettazione borsa mg con contratto sostituzione in medicina generale.
4) Prevedere facilitazioni in termini di graduatoria, in modo da favorire, al termine del percorso formativo, la possibilita' per il medico di medicina generale neodiplomato di conseguire la titolarita' nella sede in cui ha svolto la formazione.
(Wel/ Dire)