(DIRE) Roma, 4 set. - "Si dice 'avere naso' per indicare una dote preziosa che non tutti possono vantare. Eppure, a dispetto di cio', il nostro organo olfattivo, strumento principe dell'esistenza dal momento che consente il respiro, e' spesso dimenticato e ridotto al rango di Cenerentola del corpo umano.
Per ridare il giusto valore e la giusta considerazione a questo organo si terra', dal 5 all'8 settembre 2018, a Naso, in provincia di Messina, il primo congresso nazionale Inter-accademico delle Accademie di Rinologia e Citologia Nasale". Cosi' in un comunicato stampa.
"Avere il naso chiuso, associato o meno a starnuti, con effluvio nasale e prurito e' molto fastidioso, tanto da compromettere la qualita' di vita sia di giorno e soprattutto di notte impedendo un ottimale riposo con le conseguenti ridotte prestazioni scolastiche e lavorative- spiega Matteo Gelardi, Presidente dell'Accademia Italiana di Rinologia, che spiega- il naso e' al centro, oltre che del viso, di numerose discipline specialistiche quali allergologia, pediatria, pneumologia, infettivologia, chirurgia plastica e persino medicina legale; infatti, uno studio ha dimostrato che si puo' stabilire il momento del decesso nelle prime 12 ore, dal funzionamento delle cellule ciliate del naso che sopravvivono per molte ore alla morte dell'individuo".
"Secondo gli ultimi dati presentati dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', l'inquinamento atmosferico mondiale rappresenta, in tutto il mondo, il 17% di tutti i decessi e malattie da infezione respiratoria inferiore acuta. L'organo piu' esposto all'inquinamento dell'aria- sottolinea la nota- e' proprio il naso a cui e' affidato il compito di cercare di limitare l'impatto dell'inquinamento filtrando l'aria: ogni giorno il naso filtra circa quindicimila litri di aria, funzione essenziale per consentire all'aria, e all'ossigeno in essa contenuto, di raggiungere i polmoni. Sempre l'OMS prefigura che, nel 2020, il 50% dei bambini italiani sara' allergico, e sara' necessario essere pronti ad affrontare queste problematiche visto l'impatto di queste alte percentuali. Purtroppo fino a pochi anni fa si pensava che il naso fosse un organo di secondo livello tanto che nell'ambito della branca dell'otorinolaringoiatria era considerato la 'Cenerentola' delle specializzazioni, la conferma? Per l'orecchio esiste una scuola di specializzazione che si chiama 'audiologia', per la laringe una scuola di specializzazione che si chiama 'foniatria' per il naso non e' mai stata creata una scuola di specializzazione ad hoc. Eppure e' un dato di fatto che nessuno sta bene con il naso chiuso o sofferente".
"Il naso che non ventila bene e' un naso che s'infetta e infetta le zone limitrofe, quindi i seni paranasali, provocando rinosinusiti, e l'orecchio medio con conseguenti otiti. La terapia deve essere mirata e oggi sono disponibili dispositivi medici o farmaci in grado di nebulizzare e veicolare il farmaco attraverso le cavita' nasali con ottimi benefici terapeutici.
Da non dimenticare- puntualizza Gelardi- che strettamente legato all'attivita' nasale, c'e' anche l'olfatto, che rappresenta un essenziale sistema di allarme: per esempio sentire puzza di bruciato o non sentirla e' fondamentale per proteggere se stessi e gli altri".
"La citta' di Naso non e' stata scelta 'a naso', infatti vi sono una serie di convergenze. San Cono e' il Santo protettore dei Rinologi ed e' anche il santo Patrono di Naso, ridente cittadina di 4000 anime, situata a 500 mt sopra il livello del mare in provincia di Messina; e' interessate notare che nello stemma della citta' di Naso sono disegnati sia il naso che le orecchie che potrebbe essere considerata come la prima descrizione dell'unita' rino-tubarica. Ma non solo, la chiesa di San Cono- conclude la nota- si trova di fronte alla chiesta di San Biagio, il Santo protettore delle malattie della gola. Alla luce di tali scoperte possiamo dire che la citta' di Naso e' sicuramente il luogo della spiritualita' dell'otorinolaringoiatria".
(Wel/ Dire)