(DIRE) Roma, 4 set. - In occasione del test di accesso alla facolta' di Medicina, l'Anaao Giovani ha inviato una lettera aperta e d'incoraggiamento a tutti gli aspiranti medici.
"Cari aspiranti colleghi- si legge nella nota diffusa dal sindacato dei medici- con la prova di domani vi apprestate ad iniziare un percorso che vi portera' a realizzare un sogno forse coltivato sin da bambini: diventare medici. Una passione, per molti di voi un chiodo fisso, che vi sosterra' nei lunghi anni di formazione che vi attendono. Pensate che in Europa la durata media della formazione e' di circa 8 anni, in Italia e' di almeno 10. Diventare medico. Chi di voi pensa che sia solo una professione, parte con il piede sbagliato. Essere medico e' una missione dura, coinvolgente, totalizzante. E lo e' ancor di piu' oggi in Italia, dove tutto sembra aver dimenticato l'importanza di questa professione".
"Vi aspettano momenti difficili. Vi scontrerete con chi vorra' da voi solo una conferma di diagnosi scovate su internet, vi scontrerete con chi, vittima del disagio sociale dominante, vi utilizzera' come valvola di sfogo; rischierete la vostra incolumita', passerete notti insonni, sui libri prima in corsia poi, e al termine di alcune giornate estenuanti, quando tornerete a casa esausti e con poche gratificazioni - si legge ancora nella lettera - prenderete coscienza di quanto potrebbe esser fatto per assicurare a tutti le giuste cure, e di quanto invece il nostro sistema sanitario sia votato alle diseguaglianze. Vedrete gente morire solo perche' non ha avuto la fortuna di vivere in alcune regioni d'Italia. E vi arrabbierete. Avrete crisi vocazionali, professionali e personali, sacrificherete il vostro tempo libero, ne sottrarrete alla famiglia, agli amici, ai figli, ma tutto sara' compensato dalla gratificante felicita' di aver curato e guarito un paziente".
"E allora non fatevi spaventare dalle difficolta', non fatevi condizionare dalla disorganizzazione che incontrerete, e soprattutto non restate in silenzio di fronte alle diseguaglianze. Si, perche' oggi il mondo della medicina in Italia e' confuso, irreale, ma soprattutto non e' equo.
Infrastrutture universitarie fatiscenti, formazione post-laurea lacunosa, carenza di personale medico, in barba ad un diritto riconosciuto dalla Costituzione e sempre piu' spesso dimenticato.
Vi accorgerete presto di tutto questo e vedrete per queste ragioni molti vostri colleghi lasciare il nostro Paese per raggiungere mete formative, professionali e di carriera in altri paesi d'Europa" prosegue il comunicato Anaao Giovani.
"Vi starete chiedendo perche' se la realta' e' cosi chiara, nessuno faccia niente per cambiarla, perche' la sanita', la salute delle persone non sia cosi' imprescindibile per chi ci governa e perche' nessuno si ribella. La nostra risposta e': noi ci siamo e ci saremo, in silenzio, senza proclami ma con azioni concrete per garantire la salvaguardia del ruolo del medico di ieri, di oggi e di domani. Noi ci siamo per cambiare un sistema formativo che in Italia oggi non e' performante e non assicura a tutti la possibilita' di entrare nel sistema di cure. E lavoriamo affinche' voi possiate trovare condizioni lavorative migliori perche' avete il diritto di entrare nel mondo del lavoro una volta specializzati.Lavoriamo - prosegue il sindacato - perche' la vostra formazione sia degna dei vostri sacrifici, perche' la formazione sia svolta anche negli Ospedali e possiate imparare 'facendo'. Lavoriamo perche' possiate diventare i medici migliori d'Europa, ma anche perche', una volta laureati, restiate in Italia. Lavoriamo perche' in Italia possano essere assicurate le cure migliori in ogni Regione, e perche' migliaia di persone non siano costrette ad emigrare per curarsi. Lavoriamo perche' voi possiate essere migliori di noi, come medici, ma anche come uomini".
"Vi lasciamo con un grande in bocca al lupo, non senza una raccomandazione: non perdete mai di vista il vostro obiettivo, non lasciatevi sopraffare e demoralizzare dalla fatica. E quando vivrete i momenti piu' difficili, resistete, impegnatevi e soprattutto non credete a chi vi dice che non si puo' fare, che e' complicato. Per voi, vi auguriamo futuri medici, tutto e' possibile, perche' oggi avete in mano la vostra vita, domani avrete in mano la nostra", conclude il sindacato.
(Wel/ Dire)