(DIRE) Roma, 18 ott. - "Non siamo stati noi a scrivere la nota. Puo' capitare un errore per carita'. Non e' una questione di comunicazione, vedete anche voi oggi come stanno le cose...". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, a proposito di un'eventuale mancata comunicazione tra Palazzo Chigi e il Miur sulla questione relativa al test di accesso alla facolta' di Medicina. Il Consiglio dei Ministri in una nota aveva comunicato l'intenzione di superare del tutto il numero chiuso a Medicina, obiettivo poi ridimensionato dal ministero di Viale Trastevere che ha parlato di un "allargamento degli accessi".
TEST MEDICINA, MIGLIOREREMO PROVA - "Lo Stato italiano avra' bisogno di piu' medici, di conseguenza per noi e' importante in questo momento cercare di risolvere il problema nel medio termine, quindi allargare il numero di coloro che potranno accedere al corso di laurea in Medicina. Vorrei risolvere questo problema migliorando il test di accesso rendendolo piu' qualificante, rispetto a quello attuale, proprio perche' in futuro avremo bisogno di medici. Dovremo allargare il numero ma lo faremo insieme alla Crui in un'ottica di approccio positivo e non critico. In questo momento non possiamo consentire un'apertura totale, con il tempo puo' darsi, ma ora procediamo a piccoli passi con oggettivita'. Soprattutto- ha aggiunto- e' ora di arrivare a dare piu' borse per le specializzazioni. Anche questo e' un tema da risolvere urgentemente".
PROPOSTA GRILLO SU SPECIALIZZANDI? NO FRENO, MA RIFLESSIONE - "Non e' che non siamo d'accordo" sulla proposta delle Regioni, sostenuta dal ministro della Salute Giulia Grillo, di utilizzare gli specializzandi del terzo anno per far fronte alla carenza di medici "ma bisogna riflettere anche su altre possibilita' prima di fare scelte che possono condizionare il passaggio degli specializzandi, ancora in essere nell'accesso alla professione. Ci sara' sicuramente un confronto. Non e' una questione di perplessita', ma a me piace affrontare le cose, ponderandole, valutandole, studiandole e magari simulandole. E in condivisione con tutti gli interessati" ha concluso Bussetti.
(Uct/Dire)