(DIRE) Roma, 17 ott. - "Parliamone, concertiamo insieme quali sono i numeri. Adesso sappiamo qual e' la proposta, ma non il 'disegno' successivo". E' il pensiero del presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, intervistato ieri dall'agenzia Dire a proposito del superamento del numero chiuso per l'accesso alla facolta' di Medicina, annunciato dal Governo.
"Ai tempi miei non c'era il numero chiuso, c'era sicuramente una tendenza a creare una selezione durante il corso di studi. Mi ricordo che al primo anno ci iscrivemmo in 10mila ma poi arrivammo alla laurea in 1.500- ha raccontato Magi- La mia preoccupazione oggi e' che abbiamo gia' un 'imbuto' importante, tra i laureati e i medici che entrano nelle scuole di specializzazione. Tanti colleghi sono laureati ma non trovano sbocco. Non si puo' non prendere atto dell'importanza della formazione. Noi laureiamo un numero eccessivo di medici rispetto alle borse possibili e tanti non riescono a collocarsi nel Ssn".
Magi ha poi ricordato che "il fatto di essere specialisti e' fondamentale per la qualita' del servizio, altrimenti tendiamo ad abbassarla". Quindi, sul superamento del numero chiuso "dovrebbe crearsi una concertazione tra Governo e Federazione degli Ordini dei medici per trovare una soluzione che non penalizzi nessuno. Sediamoci a un tavolo, troviamo le condizioni migliori a tutela di chi si laurea e del cittadino. Abbattere la formazione specialistica, far lavorare tutti senza premiare chi e' specializzato, e' penalizzante. Bisogna creare le condizioni perche' la medicina di domani sia di qualita'".
(Gas/ Dire)