(DIRE) Roma, 5 ott. - "L'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea e' esasperata. Chiediamo l'intervento del prefetto di Roma affinche' si trovi presto una soluzione condivisa che consenta di svolgere con serenita' e regolarmente tutte le attivita'. Abbiamo dovuto scoraggiare quanti incivilmente usano le strade interne dell'ospedale per saltare la fila sulle consolari di accesso alla Capitale". Cosi' in un comunicato il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, Giuseppe Caroli, in merito alle difficolta' di circolazione intorno al nosocomio romano.
La strada privata e interna all'ospedale viene utilizzata impropriamente da automobilisti come uscita del Gra verso il centro di Roma, a danno di utenti, mezzi di soccorso e dipendenti che devono mettersi in fila per accedere al Sant'Andrea, per ricevere o prestare assistenza. "Abbiamo accolto l'appello disperato di utenti e dipendenti che tutti i giorni da anni fanno lunghe code per entrare in ospedale e accedere ai servizi. Una situazione insostenibile denunciata dalla Direzione aziendale dal 2016. L'ospedale da tempo chiede l'intervento delle istituzioni municipali che tuttavia non hanno trovato una soluzione condivisa, nonostante i diversi tavoli tecnici e il finanziamento stanziato dalla Regione Lazio per una viabilita' alternativa che non incida sul regolare servizio assistenziale reso dall'ospedale", conclude Caroli.
REGIONE LAZIO: APPELLO A COMUNE, MUNICIPIO E ANAS - "Voglio rivolgere un appello al Comune, al Municipio e all'Anas affinche' si possa superare l'inerzia attuale permettendo di realizzare un'opera viaria fondamentale per l'ospedale Sant'Andrea, per l'utenza, i lavoratori ma anche per la viabilita' locale.
Dobbiamo in primo luogo tutelare il diritto alla salute pubblica e allo stesso tempo permettere un regolare deflusso veicolare.
Per questo la Regione ha da tempo messo a disposizione i fondi per realizzare i lavori necessari" dichiara in una nota l'assessore alla Sanita' e all'Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
(Wel/Dire)