(DIRE) Bologna, 1 ott. - Chirurgia personalizzata e procedure minivasive all'avanguardia, ma anche tempi di riabilitazione dedicati al paziente, che variano a seconda del tipo di intervento. Sono i temi al centro del prossimo Congresso nazionale Sigascot (Societa' italiana ginocchio artroscopia sport cartilagine e tecnologie ortopediche), previsto a Bologna dal 3 al 5 ottobre al Palazzo dei Congressi. E il menisco, con oltre 100.000 interventi all'anno in Italia, e' il protagonista della discussione gia' nella prima giornata. Il professor Stefano Zaffagnini, presidente del congresso (promosso dalla Societa' fondata a Firenze nel 2004 per iniziativa del professor Paolo Aglietti) confida che la chirurgia ortopedica, a differenza del passato, ora possa salvare la struttura meniscale. "Siamo in grado di ripristinare le funzioni e il nuovo trend e' quello di intervenire trattando il paziente in maniera personalizzata", sottolinea.
La personalizzazione dell'intervento, appunto, e' un tema all'ordine del giorno a livello mondiale, ma a Bologna la discussione puntera' anche sui tempi di guarigione che, a giudizio dei luminari presenti al congresso, dovranno essere ottimizzati, personalizzati al tipo di intervento, nell'obiettivo di scongiurare le recidive. Tra gli argomenti principi del programma, il trapianto meniscale. La tendenza della chirurgia ortopedica moderna e' la sostituzione, contando su protesi di ultima generazione, ma anche su donatori sempre piu' numerosi.
"Non trattiamo solo la chirurgia di base- prosegue Zaffagnini, direttore della II Clinica ortopedica e traumatologica dell'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna- ma ci occupiamo del trattamento dei traumi", di spalla e ginocchio.
Il trauma al ginocchio degli sciatori, per esempio, e' poco pubblicizzato. Quanto alle procedure mininvasive, in primis la subcondroplastica negli stati di infiammazione ossea del ginocchio, c'e' una tecnica nordamericana sperimentata con successo per la prima volta in Italia dal professor Pietro Randelli (direttore della prima Clinica dell'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano). Randelli, che e' anche presidente della Sigascot, spiega: "Si tratta di un cemento osseo naturale, biologico, che iniettato nel ginocchio rinforza l'osso, riduce l'infiammazione e dunque il dolore. L'infiammazione ossea in cui usiamo questa tecnica innovativa e' quella legata al quadro di artrosi, per cui si agisce facendo le protesi". La subcondroplastica, eliminando quest'infiammazione, elimina o riduce anche il numero di protesi. "E' una strategia- conclude- per ridurre il numero di ginocchia protesizzate, salvando il ginocchio". Esistono poi nuove tecniche meno invasive anche per il trattamento delle lesioni dei tendini della cuffia della spalla. "Possiamo ricostruire i tessuti in artroscopia, ossia senza aprire- aggiunge Randelli- anche in presenza di tendini completamente degenerati, utilizzando innesti della banca dei tessuti e cellule staminali da tessuto adiposo".
Le terapie cellulari staminali e adipose saranno al centro di simposi specialistici, con l'intervento di relatori di livello internazionale. Sullo sfondo, i traumi conseguenti all'attivita' sportiva, che toccano sia in soggetti in eta' avanzata che i bambini.
Ai pazienti pediatrici (8-15 anni) il congresso dedica particolare attenzione: "La lesione dei crociati per questi soggetti che spesso praticano lo sport ad alto livello- riprende Zaffagnini- va trattata ancora con interventi personalizzati e i tempi di guarigione dovranno essere ottimizzati". In alcuni casi e' necessario attendere anche un anno prima che i bambini operati riprendano l'attivita' sportiva. Infine la robotica considerata in passato "ingombrante" e percio' poco sviluppata- "Ora- conclude Zaffagnini- possiamo contare su planning in 3D e grazie al nuovo approccio customizzato, siamo convinti riprendera' quota".
(Wel/ Dire)