Roma, 12 nov. - Arriva la Blockchain in sanita'. La tecnologia sara' utilizzata per la prima volta in Italia sulle epatiti. Numerosi i vantaggi della cosiddetta 'tecnologia a blocchi': condivisione di dati clinici, maggiore sicurezza e trasparenza, contrasto alla contraffazione dei farmaci. Ad annunciarlo l'Istituto superiore di sanita' (Iss), oggi al convegno su "Blockchain in sanita': sicurezza, trasparenza e democrazia dei dati".
I dati della piattaforma italiana per lo studio delle terapie delle epatiti virali (Piter) dell'Iss saranno il primo registro italiano a essere realizzato con questa nuova tecnologia.
"Blockchain - spiega Walter Ricciardi, presidente del'Iss - e' un passaggio pionieristico, il primo esempio di 'democratizzazione' di un database sanitario di cui i centri specialistici afferenti al progetto condivideranno e utilizzeranno i contenuti secondo una metodologia che garantisce ai centri la massima trasparenza". Tutti gli epatologi e infettivologi disporranno cosi' della piu' grande casistica di ricerca clinica sul tema con i dati di circa 12mila pazienti e 105-108 centri clinici.
Questa tecnologia "e' un registro decentralizzato- sostiene Stefano Vella, direttore del Centro per la salute globale dell'Iss- di cui ogni centro detiene una copia. Ogni volta che un dato viene modificato, la modifica viene riportata su tutte le copie della rete".
(Sor/ Dire)