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Fiaso: "Abbiamo salvato il Ssn, per non vanificare lo sforzo servono risorse per il futuro"
(DIRE) Roma, 7 nov. - "Quarant'anni fa in questi giorni si discuteva il testo finale della legge 833 istitutiva del nostro Ssn e venticinque anni fa le vecchie Usl venivano sostituite dalle Aziende Sanitarie. A distanza di tanti anni possiamo dire che le Cassandre avevano torto: siamo ancora vitali, spendiamo meno di tutti gli altri Paesi paragonabili al nostro, siamo sempre ai primi posti delle classifiche per universalita' e qualita' delle cure e abbiamo il minor numero di letti per abitante perche' abbiamo radicalmente mutato la nostra produzione, puntando su mininvasivita' degli interventi e continuita' assistenziale". Cosi' il Presidente Fiaso, Francesco Ripa di Meana rivendica il ruolo delle aziende a garanzia del diritto alla salute in apertura della prima grande Convention del management della sanita', organizzata dalla stessa Federazione per il ventennale della sua fondazione.
"Una occasione per fare il tagliando al nostro Ssn e raccogliere spunti utili alla sua messa in sicurezza. Le Aziende hanno raggiunto i 25 anni di vita, piu' del doppio delle Usl che avevano messo a repentaglio la stessa tenuta del Ssn.
L'aziendalizzazione ha invece contribuito in modo determinante alla solidita' economica del sistema, che costa il 20% in meno di quelli europei, salvaguardando la qualita' e mantenendo la barra dell'universalismo".
"Nonostante questo - aggiunge Ripa di Meana- periodicamente i DG delle Aziende vengono accusati di contiguita' con la politica. Ma noi siamo scelti dalla politica regionale che rappresenta la proprieta' pubblica e di questo siamo orgogliosi, al pari della nostra autonomia e per questo vogliamo essere valutati per i risultati di gestione rispetto agli obiettivi che la proprieta' ci affida".
Obiettivi che dipendono dal mantra "del fare meglio con meno", sintetizza Ripa di Meana.Che poi specifica: "il governo del farmaco si fa piu' stringente anche a livello locale; lo shift tra diversi setting assistenziali ha portato a una riduzione dei ricoveri inappropriati e dei relativi posti letto; la diffusione delle reti hub&spoke ha cambiato il profilo di intensivita' di molte pratiche cliniche; i Pdta, percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, hanno consentito una migliore presa in carico del paziente, garantendo al contempo maggiore appropriatezza delle prestazioni".
Ma la Convention, con i suoi tremila partecipanti, 170 aziende sanitarie e ospedaliere, 14 associazioni di middle management e 50 imprese partner oltre che momento di confronto e' stata anche occasione per ripercorrere il ruolo di Fiaso in questi venti anni di aziendalizzazione della sanita'. "Fiaso nasce perche' con le aziende serviva anche la capacita' di comprendere le molte culture manageriali e perche' soprattutto serviva quel dono non sempre presente che e' la leadership", racconta il suo Presidente. Venti anni che Ripa di Meana suddivide in due fasi, "quella dall'autonomia aziendale e del management creativo e quella della piena responsabilizzazione regionale, che e' andata di pari passo con la crisi finanziaria e che ha visto le Aziende ancora piu' protagoniste del cambiamento, pur in una cornice regionale piu' forte". Una trasformazione che ha coinciso con la valorizzazione di livelli maggiormente diffusi di responsabilita' rispetto al modello monocratico originario e che Fiaso ha saputo cogliere, tra l'altro, istituendo il Forum del middle management, che presentera' le sua attivita' nel corso della Convention.
"Oggi con i bilanci in pareggio e la qualita' delle cure migliorata possiamo dirlo a gran voce: ce l'abbiamo fatta a salvare il Servizio sanitario italiano e gran parte del merito va a chi e' presente a questa Convention. Ma se non ci dotiamo di un progetto per il nostro futuro, non allochiamo nuove risorse per questo futuro, allora tutto lo sforzo di questi anni potrebbe andare sprecato. E questo assolutamente non lo vogliamo".
"Per questo- aggiunge il Presidente Fiaso- chiediamo con forza che il Fondo sanitario non sia sottofinanziato, perche' abbiamo bisogno di nuove assunzioni e nuovi contratti, oltre che di un ricambio delle tecnologie obsolete. Ma nello stesso tempo -conclude- si metta fine alla deligittimazione delle Aziende sanitarie e della loro dirigenza pubblica, investendo invece nel management sanitario affinche' trovi nella competenza la sua vera fonte di legittimazione".
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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