Roma, 6 nov. - "Il documento elaborato dalla Regione Lazio e' un primo passo importante per iniziare a contrastare con un piano organico e fatti concreti il dilagante e preoccupante fenomeno delle aggressioni al personale sanitario". Cosi' Antonio Magi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), commenta la pubblicazione sul BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) numero 88 - Supplemento 1 del 30 ottobre 2018 del 'Documento di indirizzo sulla prevenzione e la Gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari' elaborato dal Centro Regionale Rischio Clinico (CRRC), presentato nel corso della riunione dell'Osservatorio Regionale sulla sicurezza degli operatori sanitari tenutasi il mese scorso.
"Come Ordine di Roma e provincia e come componente di tale Osservatorio esprimiamo soddisfazione per l'attenzione dimostrata dalla Regione, e in particolare dall'assessore alla Sanita' e all'Integrazione Socio-Sanitaria, Alessio D'Amato, verso le nostre osservazioni e richieste, utili ad analizzare a fondo, comprendere e intercettare preventivamente quelle situazioni di disagio e di illogica contrapposizione con il personale sanitario da parte di pazienti e loro congiunti che- ricorda il presidente dei camici bianchi della Capitale- sempre piu' sfociano in episodi di violenza verbale e fisica, arrivando in molti casi a minacce, lesioni e persino uccisioni".
L'OMCeO di Roma si propone ora di esaminare compiutamente il contenuto del documento per verificare l'effettiva attuazione ed efficacia delle valutazioni e proposte che sono emerse dal lavoro del Centro Regionale Rischio Clinico. "Si tratta di uno studio approfondito e complesso, di oltre trecento pagine, che abbraccia una molteplicita' di situazioni e parametri per riconoscere, classificare e standardizzare i rischi di violenza a danno di medici e operatori sanitari in genere, creando al contempo un percorso di prevenzione. Occorre ora entrare nel merito dei vari punti, quindi- annuncia Magi- intendiamo procedere a un'attenta valutazione sia di essi sia dell'impianto complessivo, in particolare per quanto riguarda la prevenzione e la previsione di un supporto legale, meglio ancora di un affiancamento, al sanitario aggredito nella denuncia della violenza subita che- sottolinea il presidente dei camici bianchi romani- riteniamo indispensabile".
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(Wel/Dire)