(DIRE) Roma, 28 mar. - Grazie a un metodo innovativo, rapido e che non richiede l'uso di attrezzature complesse e' possibile individuare piccolissime tracce di molecole precursori di malattie in singole gocce di campione. A metterlo a punto, un team di ricercatori dell'Istituto di fisica applicata 'Nello Carrara' del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifac-Cnr). Lo studio e' stato pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.
"La metodologia si basa sulla misura effettuata al bordo di una goccia di fluido biologico, mentre evapora intorno ai 5 gradi. A questa temperatura, poco superiore alla soglia di congelamento, le molecole contenute nella goccia si accumulano in modo organizzato ai suoi bordi senza perdere le loro proprieta' biologiche e funzionali- spiega Paolo Matteini dell'Ifac-Cnr, coordinatore della ricerca e del team- Questi accumuli temporanei di molecole diventano ultradensi, rendendo cosi' possibile evidenziarli con sistemi spettroscopici usati comunemente nelle analisi di laboratorio. Gli aspetti interessanti e innovativi del metodo riguardano la possibilita' di rilevare e studiare in modo rapido e senza nessuna particolare preparazione, in campioni di pochi microlitri di liquido biologico, alcune specie molecolari presenti in tracce nei fluidi corporei, come i precursori di malattie tumorali o di patologie neurodegenerative quali l'Alzheimer e il Parkinson".
Gli esperimenti condotti finora hanno dimostrato la validita' di questo approccio. "Questo metodo consentira' di sviluppare test a basso costo per la diagnosi precoce, affiancando gli esami clinici attualmente impiegati, piu' invasivi per il paziente e onerosi per il sistema sanitario nazionale", conclude Roberto Pini, direttore dell'Ifac-Cnr.
(Wel/Dire)