(DIRE) Roma, 21 mar. - "Il rinnovo del Ccnl 2016-2018 della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria dipendente del Ssn e' in fase di stallo. Il 14 marzo le OoSs hanno abbandonato il tavolo politico, consentendo di procedere il confronto con Aran solo sul piano tecnico, per puro senso di responsabilita' ed in attesa di risposte positive". Comincia cosi la lettera aperta che l'Intersindacale medica ha scritto a rappresentanti del governo, delle regioni e dell'Aran.
Per la categoria "la trattativa stenta a decollare per mancanza di chiarezza, da parte di Governo e Regioni, sulle risorse economiche disponibili. Che certo - hanno sottolineato nella lettera - non possono essere inferiori a quanto il Governo ha stabilito per tutto il pubblico impiego e le Regioni hanno concesso ad altri settori del mondo sanitario. Il che avverrebbe, se una voce importante della loro retribuzione, quale la indennita' di esclusivita' di rapporto, venisse esclusa dalla massa salariale sulla quale calcolare l'incremento economico fissato dal Governo, riducendolo cosi', solo per loro, dal 3,48% previsto al 3,02% reale".
Le Organizzazioni sindacali "non intravedono la volonta' di Governo e Regioni di concordare le regole di un patto tra professionisti ed istituzioni, tra lavoro e datori di lavoro, che possa adottare il rinnovo del Ccnl come strumento di governo, anche della spesa, e di innovazione del sistema sanitario. Che non puo' andare in frantumi solo perche' qualcuno pensa di utilizzare la crisi economica come alibi tecnico per scelte politiche".
"Aver bloccato per 9 anni il Ccnl dei medici e dirigenti sanitari - hanno sottolineato i rappresentanti di categoria nella lettera - li ha demotivati e decapitalizzati, mettendo a rischio il futuro del Ssn".
La lettera si conclude con la richiesta di fissare un incontro che possa mettere d'accordo Istituzioni e lavoratori.
(Wel/ Dire)