(DIRE) Roma, 19 mar. - Una "decisione sacrosanta". Cosi' il virologo Roberto Burioni, in prima linea nella battaglia pro-vaccini, in un post su facebook, benedice la scelta della Regione Emilia-Romagna in base alla quale in alcuni reparti ospedalieri (tra i quali neonatologia, oncologia, il centro trapianti, pediatria) "potranno lavorare solo operatori sanitari immuni o vaccinati per morbillo, parotite, rosolia e varicella" e aggiunge: "Devo ammettere che una simile legge mi mette profondo disagio come medico: pensare che un collega assista un neonato, un trapiantato o un immunodepresso senza pensare al rischio di trasmettergli il morbillo e' come immaginare un poliziotto che si mette alla guida della Volante ubriaco".
Eppure c'e' chi si oppone: "Dicono si' al vaccino e no all'obbligo (proprio le stesse parole dei genitori antivaccinisti, 'non siamo contro i vaccini, ma...'). I medici sono persone serie e non possono accettare un simile abominio". Chi si oppone "andrebbe cacciato a furor di popolo, anzi a furor di medici. Che vergogna".
(Wel/ Dire)