(DIRE) Roma, 9 mar. - Un governo c'e'! Ed e' chiamato a dare risposte sul rinnovo del Ccnl della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria mettendolo in condizioni di partire senza penalizzazioni per i professionisti che lo aspettano da 10 anni. Nessuno puo' mettere in discussione il nostro diritto ad aumenti stipendiali di pari entita' a quanto percentualmente riconosciuto al personale degli altri settori della dirigenza della Pubblica amministrazione ed ai medici convenzionati per i quali, proprio in queste settimane, si sono concluse positivamente le trattative per il rinnovo delle convenzioni.
Se l'Aran non avra' precise indicazioni in merito all'inserimento nel computo complessivo della massa salariale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del valore della indennita' di esclusivita' di rapporto col Ssn, i nostri stipendi sarebbero rivalutati solo del 2,9% determinando una palese ed inaccettabile sperequazione tra professionisti che operano per lo stesso datore di lavoro. Alimentando quella frustrazione dei dipendenti pubblici e la frattura con le istituzioni che si e' riversata nel voto del 4 marzo. L'Aran deve dare una risposta conclusiva su una vicenda che si trascina dal 2010 e che deve essere sanata per dare via libera al contratto di 140.000 dirigenti che attendono. Il Governo e' al suo posto ed attraverso il Mef deve permettere alla responsabilita' datoriale delle regioni di ottemperare a sentenze esplicite sull'improcrastinabilita' dei rinnovi, mettendo fine a politiche di tagli e penalizzazioni per la sanita' pubblica ed i suoi professionisti. Noi siamo pronti.
Manca solo la volonta' politica dell'Esecutivo cui spetta la responsabilita' di evitare conflitti sociali nell'attuale clima di incertezza politica. Cosi' in un comunicato l'Intersindacale.
(Wel/Dire)