Roma, 8 mar. - Ospedali di comunita': la responsabilita' igienico organizzativa e gestionale complessiva e' del direttore del Distretto o un suo delegato, che svolge anche una funzione di collegamento con i responsabili sanitari, clinici ed assistenziali, e Ia direzione aziendale.
La responsabilita' clinica e' di un medico di medicina generale (pediatra di libera scelta se l'ospedale e' pediatrico) anche all'interno di una forma organizzativa della medicina generale oppure di un medico dipendente o altro medico convenzionato od operante all'interno di una struttura pubblica o privata accreditata con il Servizio sanitario nazionale.
La responsabilita' organizzativa e gestionale di ogni singolo modulo tocca invece al coordinatore infermieristico. La responsabilita' assistenziale spetta all'infermiere secondo le proprie competenze e l'assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica e' garantita nelle 24 ore. L'operatore socio sanitario, infine, e' responsabile di attivita' e funzioni secondo le proprie competenze.
E' un modello di multidisciplinarita' lo schema di intesa per i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi dell'Ospedale di comunita', come previsto dal Patto per la salute. Anche se sull'intesa le Regioni - che l'hanno ricevuta da poco - hanno intenzione di chiedere un rinvio per avere piu' tempo per l'esame.
Il documento prevede che i responsabili delle attivita' cliniche e infermieristiche provvedano alla raccolta delle informazioni sanitarie per i rispettivi ambiti di competenza, utilizzando una cartella clinico - assistenziale integrata, inserita in un processo di informatizzazione.
In caso di necessita', l'infermiere attiva, durante le ore diurne, il responsabile clinico della struttura e si avvale, nelle ore notturne, nei giorni festivi e nelle ore prefestive non coperte dal responsabile clinico, del Servizio di continuita' assistenziale. In presenza di accordi specifici regionali, puo' essere attivato il responsabile clinico della struttura in turno nelle ore notturne, festive o prefestive.
In caso di emergenza, viene attivato il Sistema di Emergenza Urgenza territoriale.
Per l'accesso all'ospedale di comunita' il paziente deve possedere: - diagnosi gia' de finita; - prognosi gia' definita; - eventuale punteggio scala/e di valutazione; - programma di trattamento gia' stilato e condiviso con ii paziente e/o con la famiglia (a eccezione del Pronto Soccorso). L'accesso avviene su prescrizione del medico di medicina generale (pediatra di libera scelta se pediatrico) o dello specialista territoriale, del medico di continuita' assistenziale o del medico ospedaliero, anche direttamente dal Pronto Soccorso, che valuta e concorda l'accettazione con il responsabile organizzativo e gestionale dell'ospedale di comunita' e con ii coordinatore infermieristico.
L'ospedale di comunita' svolge una funzione intermedia tra il domicilio e ii ricovero ospedaliero ed e' dedicato a pazienti che, per un episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche, hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensita' clinica potenzialmente erogabili a domicilio, ma che vengono ricoverati in queste strutture in mancanza di idoneita' del domicilio stesso (strutturale e/o familiare) e hanno bisogno di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio.
L'ospedale di comunita' non e' invece una duplicazione o una alternativa a forme di residenzialita' gia' esistenti, che hanno altri destinatari; in particolare, non e' ricompreso nelle strutture residenziali.
L'ospedale di comunita' ha di norma da 15 a 20 posti letto ed e' organizzato in stanze da 1 o 2 letti e deve possedere: area per l'accoglienza; camere di degenza con servizio igienico; area a servizio della residenzialita' e della mobilizzazione del paziente; area per le attivita' sanitarie; area destinata ai servizi di supporto.
L'assistenza medica nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi e' garantita dal Servizio di continuita' assistenziale, o in presenza di specifici accordi locali, da medici dipendenti o convenzionati con il Ssn.
Per un modulo fino a 20 posti letto dovra' essere garantita la presenza delle seguenti figure professionali: un coordinatore infermieristico, condivisibile su due moduli se presenti nell'ospedale; un infermiere e due operatori socio - sanitari (Oss) per ciascun turno diurno e un infermiere e un Oss per ii turno di notte. Deve essere assicurata, oltre al personale citato, la funzione dell'infermiere case manager. I processi assistenziali garantiti dall'ospedale di continuita' devono essere coerenti con i criteri di gestione del rischio clinico del Distretto/Azienda sanitaria di afferenza e devono essere promossi e assicurati la formazione continua di tutto ii personale, la valutazione e il miglioramento continuo della qualita' dell'assistenza.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)