(DIRE) Roma, 28 mag. - "La cistite nelle donne e' causa del 25% di assenze dal lavoro nell'arco di un mese. E' una patologia che le donne trascurano perche' ignorano che l'urologo e' il professionista in grado di risolvere definitivamente una condizione invalidante che puo' durare per anni. Occorre superare questi pregiudizi legati a una visione 'maschile' dell'urologia". È il dato emerso durante i lavori del 13esimo congresso Urop a Salerno che ha visto la partecipazione di circa 600 esperti tra urologi, andrologi, endocrinologi, sessuologi, ginecologi, biologi, psicologi e medici di medicina generale.
"La cistite e' una patologia che va assolutamente curata nelle fasi iniziali della sua insorgenza- spiega Stefano Pecoraro, presidente del Congresso- Ne soffrono le donne di tutte le eta', la malattia puo' insorgere anche senza nessuna patologia correlata. E' necessario ricorrere subito a terapie specifiche per evitare la cronicizzazione della malattia che rende la donna vulnerabile alterandone il suo stato sociale e sessuale".
La prevenzione e' fondamentale anche in questi casi. "L'igiene e l'idratazione sono al primo posto- fa sapere quindi Pecoraro, direttore dipartimento Urologia Gruppo Malzoni Neuromed di Avellino- Anche le minzioni non devono essere rallentate, le ritenzioni di urina provocano sforzi all'interno del muscolo della vescica e ne alterano la sua contrattilita'". Durante il Congresso, aperto da una sessione dedicata alla live surgery in diretta via satellite dalle sale operatorie della Malzoni Neuromed, non sono mancate momenti dedicati alla presentazione di nuove tecniche chirurgiche mininvasive come i laser di nuova generazione e la radiofrequenza che permettono la conservazione della sessualita', soprattutto per l'eiaculazione e il ripristino di un'attivita' sessuale ottimale alterata dall'ingrossamento della prostata stessa.
"L'ipertrofia prostatica benigna sotto l'aspetto epidemiologico e' la malattia piu' frequente nell'uomo, a partire gia' dai 40 anni- prosegue ancora l'esperto- Questa trascuratezza fa innalzare la percentuale di pazienti: tant'e' vero che circa il 90% degli 80enni ha la prostata ingrossata".
L'eiaculazione precoce, invece, affligge un'ampia fascia della popolazione. "Chi soffre di questa disfunzione sessuale deve sensibilizzare il suo medico curante- fa sapere Angelo Porreca, presidente Urop- E' necessario capire se si tratta di una condizione reale o di un timore dell'uomo in merito alla propria prestanza fisica. Se l'eiaculazione risulti a tutti gli effetti precoce e questo condizioni la qualita' del rapporto di coppia, oggi si puo' procedere con una terapia locale spray abbinata a esercizi e training in grado di ritardarla".
Per Vincenzo Mirone, direttore della Scuola Specializzazione in Urologia della Federico II di Napoli, infine, la qualita' della vita incide "non poco su due grandi malattie tra gli uomini. In Campania, per esempio, il tumore della vescica e' strettamente correlato al fattore ambientale. Stesso discorso per l'infertilita'. Ai nostri figli dobbiamo dire che gia' a 18 anni e' il caso di effettuare uno spermiogramma".
(Wel/Dire)