(DIRE) Roma, 28 mag. - Cambiano le richieste di salute dei pazienti del pronto soccorso e il sistema dell'emergenza deve evolvere per adeguarsi. È uno dei temi di cui si discute all'XI Congresso nazionale Simeu, che si e' concluso a Roma.
Da una ricerca Simeu i pazienti con piu' di 80 anni sono in Italia circa 5 milioni e aumentano nei pronto soccorso nazionali al ritmo di circa 100.000 all'anno. Di questi circa il 50 % vengono ricoverati dopo le cure in urgenza. Si tratta di pazienti particolari, che presentano varie comorbilita', che comportano politerapia farmacologica, fattori che determinano un quadro clinico complesso. Si definiscono "fragili" perche' spesso al problema sanitario si associano stress psichico, disabilita', scarso o assente sostegno familiare e quindi alto rischio di ricovero in lungodegenza. La compresenza di questi fattori determina un aumento della mortalita'. Per questi pazienti, che assorbono una rilevante percentuale delle risorse sanitarie totali, e' urgente un approccio specifico: in conseguenza del declino fisiologico di molteplici organi ed apparati, presentano manifestazioni patologiche nel 90% dei casi differenti dalle manifestazioni in un paziente piu' giovane. Cosi' come sono differenti gli esiti dei farmaci.
"Non bisogna curare una determinata patologia nell'anziano - afferma Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu - ma bisogna curare l'anziano che presenta quella patologia, come abbiamo sentito durante una delle relazioni inaugurali del nostro congresso. È necessaria una presa in carico globale del paziente anziano, tenendo conto delle caratteristiche legate all'eta'.
Quindi innanzitutto deve cambiare l'approccio culturale a questo particolare tipo di paziente, ma poi necessariamente bisogna immaginare una differente organizzazione delle cure".
Nell'ottica di sviluppare percorsi di cura dedicati a questo particolare tipo di paziente in emergenza, Simeu ha iniziato lo scorso marzo a lavorare con Sigot, Societa' italiana di geriatria ospedale e territorio, per l'elaborazione comune di un position paper, partendo dal presupposto che il ricorso dei pazienti anziani ai servizi di emergenza-urgenza e' quasi sempre appropriato e legittimo. Inoltre, Simeu ha inaugurato durante l'XI Congresso nazionale in corso a Roma, il primo corso per professionisti sanitari sulla gestione del Grande Anziano in urgenza.
In conclusione, gli ospedali, in collaborazione stretta con i servizi territoriali, devono trasformarsi per accogliere questo nuovo tipo di paziente, limitatamente al tempo necessario per la stabilizzazione della patologia acuta. È altrettanto necessaria infatti una precoce presa in carico del paziente da parte del territorio per proseguire le cure.
(Wel/Dire)