(DIRE) Roma, 23 mag. - Le aggressioni al personale medico sono un'emergenza nei pronto soccorso nazionali. Da una ricerca condotta da Simeu, dall'1 marzo al 30 aprile 2017 nel 63% dei pronto soccorso osservati si e' verificata almeno una aggressione fisica. Il campione e' costituito da 218 strutture di medicina d'emergenza-urgenza, pari al 33% di quelle presenti sul territorio nazionale. Le strutture presenti nel campione sono distribuite nelle 20 regioni e comprendono 53 Pronto Soccorso, 111 Dipartimenti Emergenza Accettazione (Dea) di primo livello e 54 di secondo livello. Nell'ultimo anno, in base alle testimonianze raccolte dalla societa' scientifica, la situazione e' sensibilmente peggiorata in tutte le regioni, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, passando per il Lazio. E non si contano aggressioni verbali e intimidazioni. Nel 50% dei casi le aggressioni si sono verificate dove il problema sovraffollamento risulta piu' grave. È questo il contesto in cui si tiene l'XI Congresso nazionale della Societa' italiana della medicina di emergenza-urgenza che parte domani a Roma e in cui saranno affrontati i principali temi organizzativi e clinici della disciplina.
"L'emergenza-urgenza e' sola davanti al profondo cambiamento in atto- afferma Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu- un cambiamento epocale che richiede una profonda trasformazione organizzativa, per far fronte al mutare delle richieste di salute dei pazienti, sempre piu' anziani e pluripatologici, e alle trasformazioni in atto nel sistema sanitario. L'aggravarsi delle violenze contro il nostro personale sanitario e' certamente anche frutto di un disallineamento fra la realta' quotidiana e la direzione strategica delle politiche sanitarie nazionali: il sovraffollamento, principale causa di difficolta' fra mediti e pazienti, e' un problema non solo stagionale ma endemico dei nostri pronto soccorso. Tuttavia resta senza soluzione. I pronto soccorso non hanno personale a sufficienza e la nostra competenza specifica e' una risorsa che non sempre viene sfruttata a pieno nell'organizzazione sanitaria".
Il programma di giovedi' 24 maggio, prima giornata del XI Congresso nazionale Simeu: si comincia alle ore 15 al Teatro Sistina di Roma, dove si tiene la sessione scientifica di apertura: una serie di interventi magistrali a cura di professionisti ed esperti, di fama nazionale e internazionale, sui temi cardine della disciplina, dai percorsi di cura del "nuovo" paziente anziano, sempre piu' anziano e piu' complesso dal punto di vista clinico, all'approccio al dolore in emergenza in Italia. Ospite d'eccezione, Alexandra Asrow, medico d'emergenza dell'Universita' dell'Illinois di Chicago, ambasciatrice internazionale di Acep, American College of Emergency Physician, l'organizzazione di riferimento per la medicina dell'emergenza statunitense. Alle ore 18 tavola rotonda sulla situazione della medicina di emergenza in Italia in confronto con il resto d'Europa e con gli Stati Uniti. Modera Sigfrido Ranucci, giornalista Rai conduttore della trasmissione Report. Interverra' durante la serata l'attore Michele La Ginestra con un breve spettacolo in collaborazione con i ragazzi di Laboratori Creativi Teatro 7.
Venerdi' 25 e sabato 26 i lavori si trasferiscono all'Hotel Marriott, dove in sessioni contemporanee saranno affrontati temi clinici e organizzativi del mondo dell'emergenza, in gran parte proposti dai soci Simeu e accolti dal comitato scientifico del congresso. Presidente Comitato scientifico: Maria Pia Ruggieri, past president Simeu.
(Wel/Dire)