(DIRE) Roma, 23 mag. - Ogni anno in Italia circa 1.200 medici e operatori sanitari subiscono aggressioni nel corso del loro lavoro. Di queste, circa il 10 per cento avvengono nel Lazio. Per questo l'Ordine di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, dopo aver convocato due settimane fa l'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato, e i direttori generali delle Asl di Roma e provincia, ha organizzato oggi per i propri iscritti un corso sul tema 'No alla violenza contro medici e operatori sanitari'.
L'obiettivo dell'Omceo Roma e' quello di informare i medici, portare le testimonianze di chi ha subito un'aggressione, e cercare delle soluzioni di contrasto al fenomeno. Tra l'altro, una aggressione su dieci avviene a mano armata.
E domani pomeriggio l'Ordine capitolino, insieme a D'Amato, incontrera' il prefetto di Roma, Paola Basilone, per concordare un piano di sicurezza e verificare l'effettiva presenza delle forze dell'ordine nei presidi sanitari.
"Abbiamo verificato che nel 95% delle strutture non c'e' piu' un Punto di pronto intervento nei Pronto soccorso, e' un fatto grave- ha detto all'agenzia Dire il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi- E' necessario, invece, tutelare gli operatori sanitari, anche dal punto di vista medico-legale quando c'e' la presenza di pazienti con ferite da taglio o da arma da fuoco. Domani chiederemo al prefetto Basilone di intervenire in maniera decisa. Ringrazio la Regione Lazio per la disponibilita' che ci sta dando".
Tornando al corso di oggi nella sede dell'Ordine sul tema della violenza contro medici e operatori sanitari, "e' una giornata importante- ha spiegato Magi- Vogliamo capire direttamente dai medici quali sono i problemi su questo fronte. Ci sono ospiti illustri, speriamo che nel corso del dibattito emergano anche delle soluzioni da portare domani dal prefetto.
Ricordo che il numero di aggressioni e' sottostimato, perche' nel 75% dei casi poi non ci sono denunce".
(guarda l'intervista alla Dire)
(Mel/ Dire)