(DIRE) Roma, 17 mag. - "L'industria farmaceutica e' prima di tutto valore sociale. Anche grazie ai farmaci la mortalita' in Italia e' diminuita del 23%, addirittura in aree come il cardiovascolare, del 30%. Ci sono 15mila nuovi farmaci in arrivo, di cui 7mila sono gia' in fase clinica e questo credo che dara' un input in termini di riduzione della mortalita' ancora piu' significativo rispetto a quello che e' avvenuto negli ultimi dieci anni". A dichiararlo, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, in occasione dell'evento 'Innovazione e Produzione di Valore', a Catania, nei locali dello stabilimento Pfizer Italia, insieme a SIFI SpA, la principale societa' oftalmica italiana, con sede a Catania.
Il convegno rientra in un roadshow iniziato nel 2012 in Toscana, che, dopo aver toccato Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Toscana, Campania, Lombardia, e' giunto in Sicilia.
Ad aprire il dibattito, Massimo Visentin, presidente e amministratore delegato di Pfizer che ha sottolineato il contributo dell'industria farmaceutica allo sviluppo dei territori, con l'aumento dell'occupazione, soprattutto giovanile, la ricerca, la produzione.
A moderare l'incontro, il vice direttore Tg La7 Andrea Pancani, di fronte ad una nutrita tavola rotonda. Tra i relatori: Walter Ricciardi, presidente istituto superiore di sanita'; Ruggero Razza, assessore alla salute della Regione Siciliana; Sergio Cardinali, segreteria nazionale Filctem Cgil; Nora Garofalo, segretaria generale Femca Cisl nazionale; Paolo Pirani, segretario generale Uiltec nazionale.
Fabrizio Chines, presidente e amministratore delegato SIFI, ha raccontato l'esperienza della sua azienda: "La produzione industriale SIFI e' interamente localizzata in Sicilia. L'evento di oggi testimonia come esistano delle realta' industriali, sia di tipo multinazionale, sia a capitale italiano, come la SIFI, che ricevono investimenti significativi per sviluppare il territorio, attraverso attivita' come la ricerca e sviluppo, la produzione in ambito farmaceutico e l'internazionalizzazione del territorio che e' il percorso intrapreso dalla nostra azienda.
Stiamo continuando ad assumere giovani e investire in 4.0".
L'industria italiana del farmaco e' oggi al secondo posto in Europa, subito dopo la Germania. Il gap tra i due Paesi si sta rapidamente riducendo: "L'Italia del farmaco- ha ricordato Scarabozzi- puo' superare in un anno la Germania come valore della produzione. Ed e' un valore per l'occupazione. Sono 6mila gli addetti assunti ogni anno dal 2014, la meta' sono giovani". L'industria farmaceutica in Italia vanta quasi 200 aziende, con 65.000 addetti su tutto il territorio nazionale, di cui il 90% sono laureati o diplomati, 6.200 ricercatori, 31 miliardi di euro di produzione, oltre il 75% destinato all'export (25 miliardi).
(Wel/ Dire)