(DIRE) Roma, 16 mag. - Sono 8,6 milioni (di cui 6,1 milioni sono uomini, 2,5 donne) i consumatori a rischio di alcol confermati in Italia dai dati del 2016 sul consumo di alcol contenuti nel Rapporto Istisan 'Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni' 2018 ed elaborati dall'Osservatorio Nazionale Alcol (Ona) dell'Iss a partire dall''Indagine multiscopo sulle famiglie-Aspetti della vita quotidiana' condotta dall'Istat. Ad essere piu' a rischio tra questi sono i 16-17enni (49,3% maschi, 40% femmine) in aumento rispetto all'anno precedente. Sono infatti 1,7 milioni i consumatori a rischio con eta' compresa tra gli 11 e i 25 anni (830mila gli under 17), mentre 2,7 milioni hanno piu' di 65 anni. Il rapporto e' stato presentato stamattina nell'ambito della 17esima edizione dell'Alcohol Prevention Day che si e' tenuto nella sala Pocchiari dell'Istituto Superiore di Sanita' a Roma.
Dati per cui, secondo il direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol Emanuele Scafato, "si puo' parlare di una consolidata battuta di arresto che segna il passo da almeno 4-5 anni in controtendenza rispetto ad una tesa diminuzione auspicata dalle strategie europee e dal Piano nazionale di prevenzione".
Ad aumentare sono soprattutto i consumatori occasionali e i binge drinkers (quelli che bevono per ubriacarsi) che progressivamente stanno sostituendo i consumatori tradizionali, mediterranei (quelli che bevono durante i pasti). Sono circa 4 milioni le persone che bevono fino all'intossicazione (2,9 milioni di uomini, 1 milione di donne), un fenomeno che solo tra gli 11 e i 25 anni coinvolge 900mila ragazzi (140mila gli under 17). Sono da leggere in questo contesto i 41mila accessi al Pronto Soccorso, con una frequenza importante da parte di minori, anche in come etilico.
In tutto i consumatori di alcol in Italia sono 35 milioni, 12 milioni i consumatori quotidiani, con una maggiore incidenza sulla popolazione maschile in tutte le fasce d'eta' (ad eccezione dei consumatori a rischio minorenni, dove le differenze non raggiungono la significativita' statistica). I consumatori che assumono tra i 40 (femmine) e i 60 grammi (maschi) di alcol al giorno e hanno gia' un danno d'organo e hanno necessita' di un trattamento sono oltre 650mila. Di questi solo il 10% degli alcoldipendenti sono in carico ai servizi del sistema sanitario nazionale (71.219) e, nell'ultimo anno, sono costati circa 8 milioni di euro, solo per il trattamento farmacologico. Per almeno 57mila consumatori l'alcol e' causa di un ricovero.
A livello regionale e territoriale nella provincia autonoma di Bolzano si registrano, come gia' lo scorso anno, valori piu' elevati rispetto alla media nazionale, della prevalenza dei consumatori di bevande alcoliche fuori pasto (66,4% uomini, 40,8% donne) e dei consumatori in modalita' binge drinking (28,8%) di sesso maschile. Sempre a Bolzano sono superiori alla media nazionale i valori di prevalenza dei consumatori a rischio per entrambi i generi e delle consumatrici in modalita' binge drinking. Dati che diminuiscono sensibilmente scendendo nella penisola, con Puglia e Campania tra le regioni piu' virtuose su consumo fuori pasto e binge drinking.
In base all'analisi del trend Istisan a fronte di una diminuzione registrata negli anni 2007-2011, dal 2012 la prevalenza e' rimasta invariata sia per gli uomini che per le donne, "a testimonianza- si legge nelle conclusioni del rapporto- dell'esigenza urgente di rinnovati sforzi di iniziative di prevenzione, comunicazione, informazione rivolte all'intera popolazione". Soprattutto rivolte ai giovani, target vulnerabile "a tutte le bevande alcoliche il cui consumo risulta essere la prima causa di mortalita', morbilita' e disabilita'". Nel 2014 il numero di decessi di persone di eta' superiore ai 15 anni per patologie totalmente alcol-attribuibili e' stato pari a 1.174 (82,2% uomini, 17,8% donne).
Percentuali che corrispondono a circa 38 decessi per milione di abitanti tra gli uomini e quasi un decesso per milione tra le donne. A causare il maggior numero di decessi sono le epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche indotte da alcol che, nel complesso, causano il 94,3% dei decessi alcol-attribuibili tra gli uomini e il 94,8% tra le donne.
(Wel/Dire)