(DIRE) Roma, 15 mag. - Un Manifesto Interreligioso nei percorsi di fine vita. È questo il progetto del Gruppo Promotore costituito dalla Asl Roma 1, dal Tavolo Interreligioso di Roma e dall'Hospice Villa Speranza. L'iniziativa, che si basa sulla consolidata esperienza di umanizzazione delle cure della Asl Roma 1, e' volta a favorire una riflessione tra i rappresentanti delle fedi presenti nel territorio nazionale sui diritti della persona morente nelle strutture sanitarie per garantire, oltre alle cure, il rispetto della dignita' e il sostegno della fede nei momenti del fine vita. La nascita di questo gruppo di lavoro- attualmente formato da Asl Roma 1, Conferenza Episcopale Italiana, Vicariato di Roma, Unione delle Comunita' Ebraiche, Centro culturale Islamico d'Italia, Diocesi Rumena in Italia, Chiesa Avventista, Unione Induista Italia, Unione Buddista Italiana, Istituto Buddista Soka Gakkai- rappresenta chiaramente una rinnovata sensibilita' al dialogo interreligioso con particolare riferimento all'ambito sanitario, per proporre non un generico riconoscimento di diritti, bensi' un percorso gia' pienamente condiviso, che renda possibile una loro trasformazione in obiettivi e in procedure operative da parte delle istituzioni sanitarie. Il progetto e' sostenuto da Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato-Lazio, Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) e Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Cesv e Spes, che dal 2011 hanno attivato un percorso di collaborazione su questi temi con la Asl Roma 1.
(Wel/Dire)