(DIRE) Roma, 31 lug. - "Nessuna forma di razzismo puo' essere ammessa nel Sistema sanitario nazionale. I medici hanno l'obbligo di denunciare l'accaduto e di rispettare quanto previsto dal loro Codice Deontologico, tenendo fede al loro giuramento professionale". Cosi' il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta- in un post sulla sua pagina Facebook- l'episodio avvenuto in una Asl di Giulianova (Teramo) dove un paziente di origini senegalesi, residente in Italia dal 2000, sarebbe stato respinto e insultato da un impiegato al quale aveva chiesto informazioni.
"'Doveri del medico sono la tutela della vita, della salute psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza, nel rispetto della liberta' e della dignita' della persona, senza discriminazione alcuna, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera' recita l'attuale codice di deontologia professionale. 'In qualsiasi casa andro', io vi entrero' per il sollievo dei malati, e mi asterro' da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi' prescrive il nostro Giuramento. Abbiamo contribuito al progresso civile e sociale di questo Paese, proprio in virtu' dei valori fondanti la nostra professione, dai quali deriva l'obbligo morale di curare tutti i cittadini senza alcuna distinzione di sesso, censo, razza, credo religioso. Per questo condanniamo ogni forma di razzismo e ci adoperiamo per il rispetto della dignita' di ogni uomo".
(Wel/Dire)