(DIRE) Roma, 30 lug. - La Fimp Lazio "si dissocia" dalla proposta di legge del M5s in Regione in merito alla 'Legge quadro di revisione del sistema vaccinale regionale, a tutela della salute e della prevenzione primaria'. In una nota a firma del segretario Teresa Rongai, la Federazione Italiana Medici Pediatri del Lazio ritiene che "la suddetta proposta di legge, elaborata adesso nel momento in cui valutiamo i benefici della scelta della obbligatorieta' vaccinale nel nostro Paese e quindi nel Lazio con l'aumento delle coperture vaccinali, e' inaccettabile in quanto priva di fondamenti medico scientifici, motivo per cui i Pediatri di Famiglia della FIMP Lazio si dissociano totalmente dai suoi contenuti. L'applicazione di questa legge regionale, che propone la vaccinazione del bambino piu' vulnerabile alla fine del secondo semestre di vita, 'la quarantena' dei bambini gia' vaccinati, gli esami prevaccinali, la personalizzazione della vaccinazione, le vaccinazioni con vaccini monovalenti, la cosiddetta 'nutrizione preventiva', non trovano alcun fondamento scientifico. Ci porterebbe ad un nuovo Medioevo annullando i vantaggi del progresso scientifico raggiunto in questi ultimi anni".
"La nostra Regione non ha bisogno di questo- continua- Tanti sono stati gli sforzi di tutti gli operatori della sanita' laziale che si sono adoperati in questi ultimi anni per il miglioramento ed il raggiungimento delle attuali coperture vaccinali. L'obbligo vaccinale ha consentito l'aumento delle coperture nella Regione Lazio fino al raggiungimento della cosiddetta 'soglia di gregge' che garantisce, soprattutto ai neonati e ai soggetti con patologie gravi, l'immunita'. Si tratta di un importante risultato di salute pubblica che va consolidato".
La FIMP Lazio ribadisce che "e' il Pediatra di Famiglia il primo professionista a cui e' affidato il bambino e lo segue fino all'adolescenza, ne tutela la salute ed e' a fianco della sua famiglia sempre, sin dalle prime scelte, prime fra tutte l'alimentazione al seno e le vaccinazioni attraverso un counseling vaccinale continuo rivolto al raggiungimento del migliore risultato terapeutico di copertura. Il nostro auspicio e', infatti, che a livello regionale la nostra Federazione sia ancora piu' coinvolta nelle scelte regionali di sanita' pubblica e che tutti gli sforzi si concentrino sull'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale REGIONALE attraverso la quale si puo' ottimizzare il monitoraggio dell'attivita' vaccinale regionale. Infine, continuare questa discussione sterile sui vaccini porta ad un importante danno medico-sanitario, perche' si annullano i benefici degli sforzi precedenti, e sociale, perche' si continua a mandare in confusione la popolazione gia' provata dalle numerose posizioni dicotomiche. Per questo e' fondamentale ascoltare la Comunita' Scientifica piuttosto che la Comunita' Politica" conclude il comunicato della Fimp Lazio.
(Wel/ Dire)