(DIRE) Roma, 26 lug. - Favorire la partecipazione attiva e l'autonomia decisionale degli aspiranti dottori, architetti o geologi attraverso ambienti virtuali che offrono agli studenti la possibilita' di fare pratica in condizioni prive di rischio o a rischio controllato. E' la nuova frontiera dell'Universita' La Sapienza di Roma, grazie al progetto lanciato oggi dal Rettore Eugenio Gaudio, alla presenza del presidente di Fondazione Roma, il professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele. L'investimento complessivo e' di 5,9 milioni.
Tre in totale i centri di simulazione e addestramento che saranno a disposizione di oltre 20mila studenti e specializzandi nei Poli di formazione in ambito medico: Policlinico Umberto I, Policlinico Sant'Andrea e Polo di Latina. Negli 'skill lab' si realizzano simulazioni su 'pazienti virtuali' collegati a monitor identici a quelli in dotazione alle aree cliniche reali. Questo oltre a rafforzare le capacita' pratiche degli studenti permette una pratica clinica prima che lo specializzando si trovi a trattare 'casi veri' evitando che si intervenga direttamente sul paziente e simulando soprattutto casi critici come ad esempio operazioni in laparoscopia complicate da alterazioni cardiocircolatorie o casi di reazioni avverse ai farmaci.
In piu' e' attivo un laboratorio didattico di culture cellulari di medicina rigenerativa allo scopo di avviare gli studenti all'uso del microscopio a fluorescenza, alla determinazioni di acidi nucleici e a manipolare i prodotti cellulari. Il progetto include anche un laboratorio didattico-diagnostico per immagini, tramite l'impiego di ratti i ragazzi potranno studiare organi e apparati sotto l'aspetto anatomo-fisiologico in condizioni fisiopatologiche.
"Il progetto presentato oggi segna un cambiamento epocale nel modo di fare medicina- ha commentato Gaudio- Il laboratorio di simulazione consentira' agli studenti, sin dai primi anni di corso e agli specializzandi, di prepararsi prima di affrontare direttamente i pazienti con meno angoscia e preoccupazione che contraddistingue ogni studente la prima volta che ha dovuto mettere le mani su un malato oppure eseguire un prelievo di sangue fino a praticare manovre piu' complesse come una puntura lombare o una toracentesi. I manichini-pazienti presentano tutte le reazioni e le risposte dei pazienti".
Per il rettore, quindi, "i discenti potranno prepararsi adeguatamente e affrontare il paziente con sicurezza acquisita durante l'addestramento nel laboratorio- ha proseguito Gaudio - laboratori di sicurezza complessi in grado di simulare anche un parto virtuale nel caso degli specializzandi in ginecologia i quali si eserciteranno ad estrarre il feto ed eseguire tutte quelle manovre estremamente delicate. Una sezione inoltre e' dedicata agli interventi chirurgici in laparoscopia".
"Questo progetto cambiera' definitivamente il paradigma della formazione del medico e consentira' di lasciare un patrimonio importante alle prossime generazioni", ha concluso Gaudio.
"Sono convinto che il mondo si evolva nella quotidianita' e a velocita' stellare- continua Emanuele- Cio' significa che per adeguarsi al mondo che cambia ci si deve organizzare. Noi attraverso la nostra attivita' filantropica e di sostegno vogliamo essere vicino alla societa' civile e a quelle realta', come La Sapienza che hanno sensibilita' e capacita' di realizzare iniziative importanti come quelle presentate oggi. Noi siamo presenti da sempre, per mia vocazione,nel campo della salute e della ricerca scientifica collegata alla salute, all'istruzione e alla cultura: tutti questi 'mondi' oggi seguono una spinta imprevista e inusitata rispetto al passato e bisogna stare al passo. Fondazione Roma vuole essere vicino a chi ha bisogno di aiuto e consentire a questo Paese di evolversi velocemente", ha concluso Emanuele.
(Wel/ Dire)