(DIRE) Roma, 24 lug. - Ancora troppi ospedali fanno volumi eccessivamente bassi di attivita' per quanto riguarda il tumore al polmone. Solo il 27% raggiunge i 100 interventi annui fissati come standard minimo di riferimento nazionale: soglia peraltro ritoccata nell'edizione 2017 del Pne (Programma Nazionale Esiti di Agenas) e portata da 150 operazioni a 100. "Il volume d'interventi e' un parametro misurabile che puo' avere un importante impatto sugli esiti delle cure- spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanita' Pubblica e membro del comitato scientifico di https://www.doveecomemicuro.it/- Agenas- l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali- lo monitora per conto del Ministero della Salute, insieme ad altri indicatori come la mortalita' a 30 giorni dall'operazione: i dati confermano che esiste un'associazione tra alto numero di interventi e risultati favorevoli".
"L'esperienza accumulata e' importante specialmente in caso di operazioni chirurgiche complesse- precisa Erino Angelo Rendina, Ordinario di Chirurgia Toracica presso la Sapienza Universita' di Roma e Direttore Chirurgia Toracica Azienda Ospedaliero Universitaria Sant'Andrea di Roma- Gli ospedali che fanno volumi eccessivamente bassi andrebbero disincentivati". Ma quante sono e come sono distribuite le strutture che trattano questo carcinoma nel nostro Paese? Fotografia della realta' italiana. Le strutture italiane pubbliche o private accreditate che eseguono l'intervento per tumore al polmone sono 147: il 54% si trova al nord, il 19% al centro e il 27% al sud. Della totalita' degli interventi, il 56% e' stato effettuato al nord, il 27% al centro e il 18% al sud.
Pochissimi rispettano gli standard. Il valore di riferimento ministeriale minimo di 100 interventi l'anno e' raggiunto dal 27% dei centri: il 59% si trova al nord, il 33% al centro e l'8% al sud. Quanto alla mortalita' a 30 giorni dall'intervento, la soglia massima stabilita e' 0,5%. Le strutture che rispettano entrambi i valori di riferimento sono 7, pari al 5%.
I dati sulla diffusione. Nel sesso maschile, il tumore al polmone e' il carcinoma piu' diffuso a livello planetario. In quello femminile, invece, e' 2° per incidenza dopo il cancro al seno. In base ai dati Aiom-Airtum ogni anno nel nostro Paese muoiono circa 33 mila persone per questa neoplasia e vengono fatte 110 nuove diagnosi in media al giorno. "Le statistiche mostrano, nell'ultimo ventennio, un costante aumento di incidenza. Ma l'incremento, in anni recenti, ha riguardato piu' le donne che gli uomini. Non vi e' dubbio che alla base di questa impennata vi sia l'abitudine al fumo, in crescita nella popolazione femminile. La sua responsabilita' e' ormai nota da molti anni, cosi' come l'impatto dell'inquinamento atmosferico nelle citta' occidentali industrializzate. Piu' difficile e' dimostrare scientificamente il rapporto di causa-effetto tra il fumo passivo e l'insorgenza del carcinoma, per la discontinuita' dell'esposizione", dice Erino Rendina.
Prevenzione possibile: chi deve sottoporsi a un controllo e quando? "Detto il 'Big killer', il carcinoma al polmone deve la sua cattiva fama al fatto che, essendo asintomatico nelle fasi iniziali, viene generalmente scoperto tardi", spiega Rendina. Il 60% delle diagnosi arriva quando la malattia e' in uno stadio avanzato e la via della chirurgia radicale non e' piu' un'opzione. Ad oggi, in Italia, non ci sono esami di screening coperti dal Sistema Sanitario Nazionale che contrastino questo tumore. Lo strumento piu' efficace e' la TC toracica a basso dosaggio, un esame che negli Stati Uniti viene offerto gratuitamente a tutti i grandi fumatori ed ex fumatori. "La raccomandazione per i piu' a rischio di sviluppare la neoplasia- cioe' i fumatori con piu' di 40 anni- e' di eseguire controlli TC con scadenza semestrale o annuale. Questo test, anche ripetuto, non comporta rischi per la salute e permette di identificare i carcinomi quando sono ancora operabili e guaribili", dice l'esperto.
Come si arriva alla diagnosi. "Il percorso inizia, in genere, con una prima visita dal medico di medicina generale per poi proseguire con un consulto dello specialista (pneumologo, oncologo o radiologo). Per arrivare alla diagnosi e capire a quale stadio si trova la malattia, si puo' ricorrere a diversi esami: oltre alla TC, la broncoscopia, la biopsia associata all'esame istologico, la radiografia del torace, la Pet, la scintigrafia polmonare e la Risonanza Magnetica", spiega Erino Rendina.
Quali i trattamenti indicati. "La chirurgia, in assenza di metastasi o di un rischio operatorio eccessivo per il paziente, e' sempre il trattamento di prima scelta. Chemioterapia, radioterapia, terapia biologica e target therapy possono, invece, essere utilizzate prima dell'intervento- come terapia neoadiuvante- per ridurre la massa tumorale e rendere il carcinoma operabile, o successivamente- come terapia adiuvante- per prevenire il rischio di recidiva", spiega l'esperto. L'immunoterapia rappresenta la nuova frontiera per il trattamento del tumore al polmone non operabile. "Vi si ricorre in presenza di una molecola chiamata PDL1. In alcuni studi clinici giunti all'ultima fase di sperimentazione e' adoperata anche come terapia neoadiuvante o adiuvante, prima o dopo l'intervento chirurgico".
Come scegliere l'ospedale? Per operare un confronto tra le strutture e' sufficiente inserire nel "cerca" la parola chiave prescelta, ad esempio "polmone" o "tumore maligno al polmone" e selezionare la voce che interessa tra quelle suggerite. In cima alla pagina dei risultati compariranno i centri ordinati per numero di interventi, per vicinanza o in base ad altri criteri selezionabili. Il semaforo verde indica il rispetto della soglia ministeriale mentre una barra di scorrimento mostra il posizionamento delle singole strutture nel panorama nazionale. La valutazione viene fatta considerando indicatori istituzionali di qualita' come i volumi di attivita' (dati validati e diffusi dal Pne). È possibile anche inserire nel "cerca" una specifica visita o esame (TC tomografia computerizzata del torace, scintigrafia polmonare, ecca') o un determinato intervento (resezione segmentale del polmone, cioe' l'asportazione di un segmento di polmone, lobectomia del polmone, cioe' l'asportazione di un intero lobo di polmone, ecc...), quindi restringere il campo alla regione o alla citta' di appartenenza. Per filtrare ulteriormente i risultati, basta spuntare le caselle della colonnina in basso a sinistra relative, ad esempio, alle certificazioni.
Cosi' in un comunicato stampa l'Ufficio stampa 'Dove e come mi curo'.
(Wel/ Dire)