(DIRE) Roma, 24 lug. - La Societa' italia di pediatria ha sempre promosso una corretta informazione presso le famiglie. "La Sip sta facendo di tutto affinche' si torni a fare educazione sanitaria all'interno delle scuole, gia' a partire dall'asilo. In questo modo - afferma il presidente - la popolazione potrebbe raggiungere una cultura sanitaria che renderebbe poi non necessario o indispensabile il dover parlare di alcuni temi, poiche' farebbero parte della cultura propria di ogni individuo".
Il primo punto, sintetizza Villani, "e' quindi fare cultura sanitaria il piu' possibile, iniziando gia' dalla scolarizzazione precoce. Si tratta di principi di prevenzione generale e il conoscerli aiuterebbe tantissimo. In Italia c'e' un analfabetismo sanitario dimostrato da moltissimi dati, non solo da quelli dell'Oms. Non molte persone hanno le idee chiare su tanti temi di Sanita'- ricorda Villani - e adesso, approfittando della normativa esistente, e' importante poter parlare di vaccinazioni in maniera quanto piu' dettagliata possibile".
Di fatto i risultati raggiunti "in questo primo anno sono stati sicuramente molto buoni. Nel Lazio in poco tempo, grazie all'impegno significativo del sistema sanitario, si e' passati da una situazioni di quasi criticita' sulla copertura vaccinale a tassi di copertura tra i migliori in Italia. Laddove lo stimolo a fare le vaccinazioni e' stato ben raccolto e veicolato, il risultato e' stato raggiunto. Laddove girano notizie non vere, le fake news- puntualizza il pediatra- queste tendono a rimanere confinate in un mondo che ascolta poco le altre realta'. L'unica soluzione e' cercare il confronto diretto con tutte queste persone. I bambini devono essere tutelati perche' un bambino non vaccinato per alcune malattie e' a rischio di vita- conclude il presidente della Sip- perche' la difterite uccide, la meningite uccide e cosi' via".
La Societa' italia di pediatria ha sempre promosso una corretta informazione presso le famiglie. "La Sip sta facendo di tutto affinche' si torni a fare educazione sanitaria all'interno delle scuole, gia' a partire dall'asilo. In questo modo- afferma il presidente- la popolazione potrebbe raggiungere una cultura sanitaria che renderebbe poi non necessario o indispensabile il dover parlare di alcuni temi, poiche' farebbero parte della cultura propria di ogni individuo".
Il primo punto, sintetizza Villani, "e' quindi fare cultura sanitaria il piu' possibile, iniziando gia' dalla scolarizzazione precoce. Si tratta di principi di prevenzione generale e il conoscerli aiuterebbe tantissimo. In Italia c'e' un analfabetismo sanitario dimostrato da moltissimi dati, non solo da quelli dell'Oms. Non molte persone hanno le idee chiare su tanti temi di Sanita'- ricorda Villani - e adesso, approfittando della normativa esistente, e' importante poter parlare di vaccinazioni in maniera quanto piu' dettagliata possibile".
Di fatto i risultati raggiunti "in questo primo anno sono stati sicuramente molto buoni. Nel Lazio in poco tempo, grazie all'impegno significativo del sistema sanitario, si e' passati da una situazioni di quasi criticita' sulla copertura vaccinale a tassi di copertura tra i migliori in Italia. Laddove lo stimolo a fare le vaccinazioni e' stato ben raccolto e veicolato, il risultato e' stato raggiunto. Laddove girano notizie non vere, le fake news - puntualizza il pediatra- queste tendono a rimanere confinate in un mondo che ascolta poco le altre realta'. L'unica soluzione e' cercare il confronto diretto con tutte queste persone. I bambini devono essere tutelati perche' un bambino non vaccinato per alcune malattie e' a rischio di vita - conclude il presidente della Sip - perche' la difterite uccide, la meningite uccide e cosi' via".
(guarda l'intervista ad Alberto Villani)
(Wel/ Dire)