(DIRE) Roma, 28 giu. - E' partita con una lettera a firma del Presidente Antonio Magi la richiesta di audizione dell'Ordine dei Medici di Roma alla Regione Lazio sulla proposta di legge numero 35 dell'8 giugno 2018, che intende ripristinare la verifica di compatibilita' al fabbisogno di assistenza per le strutture di sanita' privata. Marcia indietro quindi rispetto alla legge regionale numero 7 del 2014 che aveva lasciato questo vincolo per la sola sanita' privata accreditata.
"Parliamo- ribadisce il Presidente Magi, intervistato dalla Dire- di sanita' privata non accreditata. Pensiamo, ad esempio, a un gruppo di giovani medici che vogliono provare ad aprire un poliambulatorio, ma non solo, anche a tutta la libera attivita' professionale che va garantita. Non incide a livello economico sulla Regione. Non grava in alcun modo".
Si tratta quindi di attivita' privata pura, al di fuori di ogni richiesta di accreditamento. In questo caso infatti, sottolinea il Presidente di Omceo Roma "l'accreditamento rientra pienamente nella programmazione regionale".
Una linea di indirizzo quindi quella che l'Omceo Roma vuole portare in Regione, sull'esempio di altre Regioni che con leggi ad hoc hanno distinto in modo netto tra strutture private e private accreditate. Lombardia, Toscana, Emilia Romagna lo hanno fatto gia' da tempo.
L'importante e' stabilire che queste strutture "non possono chiedere domani accreditamento. Se lo faranno, passeranno attraverso una "nuova autorizzazione. Perche' in quel caso- conclude Magi- la Regione ha il diritto di decidere".
(leggi la lettera)

(Sim/ Dire)