(DIRE) Roma, 27 giu. - Siglato l'accordo tra l'OIE (World Organisation for Animal Health) e l'Istituto Superiore di Sanita' per promuovere e condurre ricerche di alta qualita' con un approccio One Health. Un approccio che allarga il concetto di salute a comprendere, oltre quella dell'uomo, anche la salute degli animali e dell'ambiente e che si propone come capace di cogliere e interpretare la complessita' delle connessioni di salute esistenti tra questi tre "attori".
L'accordo promuovera' la produzione, analisi e disseminazione di conoscenze, ad esempio, sulle complesse relazioni che governano l'emergere di nuove malattie infettive, sul ruolo dei fattori ambientali e dei cambiamenti climatici in termini di disponibilita' e salubrita' degli alimenti, sull'impatto della pressione antropica su biodiversita' e salute degli ecosistemi, sulle ricadute dello sfruttamento delle risorse naturali sulla sostenibilita' delle produzioni alimentari.
GLI SCOPI DELLA COLLABORAZIONE TRA OIE E ISS - Accrescere e promuovere la collaborazione a livello internazionale sull'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute animale e migliorare la comprensione delle relazioni tra salute degli ecosistemi, perdita della biodiversita' e diffusione delle malattie che impattano sulla salute e il benessere animale.
Migliorare l'accesso e l'affidabilita' dei dati sulla salute degli animali e gli andamenti epidemiologici collegati ai cambiamenti climatici, attraverso il sistema informativo OIE.
Approfondire e integrare le conoscenze sull'impatto dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversita' e della diffusione di specie animali aliene nella definizione degli standard, delle linee Guida e delle Pubblicazioni dell'OIE.
"L'approccio One Health, e' oggi quello piu' capace di fornire conoscenze che restituiscano la complessita' dello scenario della prevenzione - afferma Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' - Il nostro lavoro accanto all'OIE e' quello che gia' facciamo per molte delle nostre attivita' e che sottolinea come la salute sia in realta' il prodotto di tante variabili che interagiscono fra loro e si influenzano. Nessuna politica sanitaria oggi - conclude - puo' ignorare la complessa rete di relazioni che lega la salute dell'uomo a quella degli animali e dell'ambiente".
Si tratta quindi di un accordo che va nella direzione di una visione interdisciplinare e che rappresenta, come sottolinea Romano Marabelli, consigliere e sostituto del Direttore Generale dell'OIE, "il primo riconoscimento dell'OIE di un Istituto di Sanita' Pubblica in Europa affiancandosi all'unica collaborazione finora operativa con i CDC statunitensi".
L'OIE e' l'organizzazione intergovernativa responsabile per il miglioramento della salute degli animali in tutto il mondo. È riconosciuta come organizzazione di riferimento dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) e ha un totale di 182 paesi membri.
(Wel/ Dire)