(DIRE) Roma, 25 giu. - "Le recenti dichiarazioni da parte delle Regioni in merito al rinnovo contrattuale della dirigenza medica e sanitaria sono distanti dalla realta': non si capisce infatti quali sarebbero le basi per una rapida e soddisfacente chiusura delle trattative se non sono state dichiarate le risorse cui attingere per un corretto e dignitoso rinnovo, dopo 10 anni". Lo afferma il Presidente Nazionale del sindacato dei medici CIMO, Guido Quici.
"Sarebbe auspicabile che, prima di tali dichiarazioni pubbliche e stime di calendario di accordi, avessero chiarito se il 3,48% di incremento contrattuale sara' interamente finanziato e immediatamente disponibile, se la Retribuzione Individuale di Anzianita' (RIA) verra' sbloccata e se il Ministero dell'Economia e delle Finanze intende aggregare l'indennita' di esclusivita' di rapporto nel monte salari. È dunque chiaro che per CIMO la condizione di prosecuzione della trattativa e' che le risorse siano certe e la parte normativa tuteli la qualita' e la sicurezza delle prestazioni. Altrimenti, stiamo solo offendendo la pazienza e l'intelligenza dell'intera categoria" conclude Quici.
(Wel/ Dire)