(DIRE) Roma, 22 giu. - Qualita' e sicurezza delle cure in Italia. Questo il tema al centro del quinto Forum giuridico in sanita' in corso nella Sala Tirreno della Regione Lazio, a cui hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, associazioni e operatori del settore. Un appuntamento per valutare gli effetti della legge 24 su "Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonche' in materia di responsabilita' professionale degli esercenti le professioni sanitarie", anche conosciuta come 'legge Gelli', a un anno dalla sua introduzione. Tra i primi interventi, quello dell'assessore regionale alla Salute, Alessio D'Amato, che ha presentato il progetto attuato nel Lazio per favorire l'adempimento alla riforma.
"Oggi facciamo il punto con tutti gli operatori del Sistema Sanitario Nazionale - ha spiegato D'Amato - e un monitoraggio all'attuazione della legge Gelli. È un momento importante di confronto fra operatori e cittadini. Noi come Regione abbiamo messo a disposizione da un lato delle linee guida regionali, dall'altro una piattaforma dove gli operatori possono scambiarsi buone pratiche o quesiti sulle linee guida. Questa legge- ha concluso- non richede solo un adempimento burocratico ma l'introduzione di un metodo di confronto continuo tra professionisti e le linee guida ministeriale, perche' solo cosi' possiamo limitare i rischi e migliorare le cure ai cittadini".
Nella giornata anche una sessione relativa alla presentazione delle attivita' poste in essere dal Centro Regionale Rischio Clinico (CRRC) della Regione Lazio e in tre Tavole rotonde per l'approfondimento degli argomenti inerenti i percorsi clinico-assistenziali, le responsabilita' relative a dolo e colpa grave con i relativi doveri di comunicazione ai professionisti e, infine, gli obblighi assicurativi delle strutture e dei professionisti.
La prima tavola rotonda ha affrontato invece la ricaduta operativa aziendale degli strumenti elaborati a livello nazionale e regionale, e le difficolta' correlate a questo passaggio cruciale, specie relativamente alla necessita' di un forte committment delle direzioni strategiche a tutte le attivita' di miglioramento della qualita' (e quindi della sicurezza) delle prestazioni sanitarie. Le due tavole rotonde pomeridiane sono invece focalizzate sui problemi correlati all'applicazione di alcune novita' contenute nella legge: dall'obbligo di rivalsa per dolo e colpa grave all'obbligo di preventiva comunicazione ai professionisti di provvedimenti a loro carico fino a quello, particolarmente rilevante, dell'obbligo di assicurazione delle strutture e dei professionisti.
BARTOLETTI: IMPATTO POSITIVO MA VA ATTUATA - "L'impatto della Legge Gelli e' positivo ma va ancora attuata: l'indirizzo c'e', l'attuazione no". Cosi' il vice segretario nazionale della Fimmg e vicepresidente dell'Omceo Roma, Pier Luigi Bartoletti.
"La legge Gelli comincia a porre dei problemi comuni- ha spiegato Bartoletti- Prima medicina generale era un settore svincolato dall'azienda, invece adesso le due sono legate da responsabilita' comuni. Quindi e' chiaro che la legge pone l'obiettivo di come legare l'attivita' di medicina generale con l'attivita' dell'azienda, che e' un problema importante perche' lo scopo finale e' sempre e comunque la salute del cittadino, che sia dentro o fuori dall'ospedale".
(guarda l'intervista di Bartoletti alla Dire)
(Wel/ Dire)