(DIRE) Roma, 4 giu. - Si chiamano OIV acronimo di Organismi Interni di Valutazione, ma a parte il management di Aziende sanitarie e Pubblica Amministrazione in generale pochi sanno quale attivita' si nasconda dietro quella sigla. Eppure se in questi anni i manager della sanita' sono riusciti a garantire il rigore finanziario, senza intaccare la qualita' dei servizi erogati ai cittadini, si deve anche a questi organismi introdotti nel 2009 dalla Legge Brunetta e oggi diffusi in tutte le Asl e le Aziende ospedaliere. Anche se non e' che la valutazione fosse del tutto sconosciuta prima di quella data, quando nella PA agivano i nuclei di valutazione, che non erano pero' obbligatori come lo sono gli OIV.
Del loro ruolo se ne e' discusso il 31 maggio a Roma nell'incontro promosso da Fiaso, la Federazione di Asl e ospedali e Aiv, l'Associazione di Valutazione Italiana, che su base volontaria riunisce professionisti e accademici che si occupano di valutazione. Un'occasione per mettere a confronto esperti della valutazione con management, professionisti sanitari e rappresentanti dei cittadini. Ennesima tappa di avvicinamento alla Convention Fiaso sul ventennale della Federazione e il quarantennale dell'Ssn, organizzata dal 7 al 9 novembre prossimi.
"Le Aziende sanitarie sono strutture ad alta complessita' e forte dinamismo, che in oltre 20 anni hanno conosciuto un diffuso sviluppo degli strumenti di programmazione e di valutazione delle performance - ha affermato il Presidente Fiaso, Francesco Ripa di Meana - negli ultimi anni abbiamo assistito a una contrazione del numero delle Asl, mentre si sperimentavano nuovi modelli di governance e nuovi assetti istituzionali. In questo contesto la misurazione e valutazione delle performance appaiono fondamentali alla costruzione di informazioni a supporto del management e dei professionisti. Ma quello che ci interessa, piu' che scovare i 'peggiori' e' cercare i migliori, valorizzare i professionisti. Questo dando al contempo valore agli aspetti qualitativi e non solo quantitativi. In altri termini la valutazione serve a costruire, non a distruggere. E in questo senso - ha concluso Ripa di Meana - le Aziende sono pronte a fare ancora di piu' sulla valutazione, con forti sinergie tra direzioni e OIV".
Ma da chi sono costituiti e che funzioni svolgono nel dettaglio gli OIV? A spiegarlo e' Erica Melloni, Presidente Aiv. "Sicuramente lo scopo di questi organismi non e' quello di scovare i 'fannulloni' e comminare sanzioni, quanto un supporto al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini". E in effetti gli OIV, composti da professionisti iscritti a un elenco diviso in tre fasce a seconda del livello di esperienza, si occupano principalmente di valutare le performance delle organizzazioni, migliorare la qualita' delle prestazioni erogate, oltre che testare trasparenza e anticorruzione. Nessuna sovrapposizione rispetto ai responsabili anticorruzione istituiti nelle singole Aziende, ma la valutazione dell'efficacia e della reale applicazione dei relativi Piani a tutela della legalita' in Asl e AO.
Nominati dal Dg dopo averli selezionati dall'elenco nazionale, gli OIV sono composti da professionisti esterni all'Azienda, "che sono tenuti ad assicurare indipendenza oltre che professionalita'. Ma e' importante una forte collaborazione e il rapporto di fiducia con il vertice aziendale, altrimenti non potrebbero svolgere la loro funzione per una palese asimmetria informativa", spiega la Melloni.
La funzione, piu' nello specifico, e' di verificare la qualita' e lo stato di attuazione dei sistemi di valutazione posti in essere dalle direzioni aziendali, collegare detti sistemi alle indicazioni previste dalle norme e al contempo rappresentare una istanza di garanzia nella relazione valutatore-valutato che in un ambito manageriale deve necessariamente essere espletata dal diretto sovraordinato. Oltre al ruolo fondamentale della valutazione sui professionisti e sulle Aziende, la norma introduce anche l'obbligo all'OIV di controllare le procedure anticorruzione e al contempo ricercare forme di rappresentazione dei problemi fra domanda (cittadini) e offerta (produzione).
"Nei casi ordinari se qualcosa non va le Aziende sanitarie lo segnalano al Dg. In quelli piu' gravi inviano una segnalazione all'Anac riguardo l'efficacia delle procedure anticorruzione. A partire i documenti inviati vengono pubblicati nella pagina dell'amministrazione trasparente, presente nel sito di ogni Ente".
"A distanza di quasi 10 anni dalla loro istituzione - ha aggiunto la Presidente AIV - sono aumentate la consapevolezza e la cultura della valutazione. Tutti oggi sanno che e' necessario impiantare un sistema di monitoraggio delle performance, come avviene da tempo in tutte le pubbliche amministrazioni dei Paesi europei e come avveniva prima del 2009 anche da noi in importanti esperienze. Anche se e' necessario fare dei passi avanti su qualita', accessibilita' e comparabilita' di queste informazioni". "L'importante - ha concluso - e' che quello della valutazione non sia vissuto come un burocratico adempimento e per questo nelle Aziende deve esserci qualcuno che conosce e utilizza la valutazione. Gran parte dei Dg di Asl e ospedali lo fa gia'".
"Come Aziende faremo in modo che la valutazione diventi sempre piu' un elemento di crescita e di 'senso' del lavoro aziendale" rilancia il Presidente Fiaso.
Dalle conclusioni del Presidente Ripa di Meana e' emerso un messaggio di rilancio di uno strumento come quello della valutazione che sia sempre piu' rappresentativo degli sforzi di valorizzazione del capitale umano delle Aziende e al contempo di controllo sulla trasparenza e sullo stato di attuazione delle norme. Emerge una oggettiva difficolta' a dare corpo alla volonta' della legge di valutare ogni singolo professionista e si riconosce la potenzialita' del lavoro fatto dalle Aziende volto a costruire una rete regionale di OIV a disposizione dei cittadini e degli assessorati regionali.
(Wel/ Dire)