(DIRE) Roma, 1 giu. - "Ricomincia la propaganda della Regione Lazio. La sperimentazione del nuovo sistema di triage ospedaliero, che peraltro partira' solo a gennaio 2019, purtroppo non avra' alcun impatto sull'abbattimento delle file per le visite nei Pronto soccorso. Eppure il sito web dell'ente territoriale la pubblicizza come se fosse la panacea ai Ps che scoppiano e alle giornate in barella per essere curati, se non addirittura ai pazienti sistemati per terra in buon ordine, in assenza di adeguati posti letto". Cosi' la nota della Segreteria provinciale di Fials di Roma.
Che aggiunge: "Secondo la Regione Lazio il passaggio dai codici-colore ai codici numerici 1-2-3-4-5 (1 sta per emergenza e 5 per bassa urgenza) sarebbe di ausilio a fornire cure maggiormente appropriate e a migliorare il servizio sanitario. Se fosse davvero cosi' perche' aspettare, ci chiediamo. Sarebbe il caso di partire subito. Piuttosto sappiamo bene che la sperimentazione non risolvera' affatto il problema dei Ps superaffollati, ne' nel periodo di picco influenzale tantomeno d'estate quando le ferie limitano le presenze del personale in servizio. Questo e' l'ennesimo provvedimento propagandistico che getta fumo negli occhi esattamente come le promesse sulla validita' delle Case della salute per la cui gestione la Regione spende un milione di euro l'anno per ciascuna struttura. Vorremmo ricordare al presidente Zingaretti e anche all'assessore alla Sanita' Alessio D'Amato che altre sono le azioni da mettere in campo per non intasare i Pronto soccorso: avviare il percorso di assunzione per incrementare il numero degli operatori sanitari appena usciti dal piano di rientro e riattivare i posti letto chiusi che sono serviti, in passato, per dare una parvenza di taglio alla spesa e hanno invece provocato quel dissesto gestionale che e' sotto gli occhi di tutti. Vale a dire che aspettiamo risultati concreti e non trovate pubblicitarie per far parlare di se'".
(Wel/Dire)