(DIRE) Roma, 31 gen. - "In mancanza della convocazione per aprire le trattative contrattuali, sara' sciopero nazionale il 23 febbraio anticipato da una serie di iniziative che saranno attuate a partire dal 12 febbraio. L'ultimatum dei medici, veterinari e dirigenti sanitari e' stato lanciato da tutte le sigle sindacali in rappresentanza di 150 mila professionisti per sbloccare finalmente l'apertura della trattativa per il rinnovo del contratto 2016-2018. Si alzano i toni della protesta con: richiesta di incontro urgente al Ministro della Funzione pubblica in quanto organo politico che deve vigilare sull'attivita' dell'Aran; denuncia alle Procure della Repubblica per omissione di atti di ufficio rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2015 che ha stabilito lo sblocco dei contratti; presidio alla sede Aran il 15 febbraio; assemblee il 22 febbraio in tutte le Aziende Sanitarie; sciopero nazionale di 24 ore il 23 febbraio. La decisione di spostare la data dello sciopero dal 8 e 9 al 23 febbraio e' stata dettata solo dal senso di responsabilita' che ci lega soprattutto ai nostri pazienti ai quali non vogliamo procurare ulteriori disagi. Non e' piu' possibile continuare a negare a migliaia di professionisti in barba alla Costituzione il diritto a contrattare le condizioni che regolano il proprio lavoro". Cosi' in un comunicato Anaao Assomed - Cimo - Aaroi-Emac - Fp Cgil medici e dirigenti ssn - Fvm federazione veterinari e medici - Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) - Cisl medici - Fesmed - Anpo-Ascoti-Fials medici - Uil fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria.
(Wel/Dire)