(DIRE) Roma, 26 gen. - I medici e dirigenti sanitari passano all'attacco e intimano a Governo, Aran e Regioni di adottare tutti gli atti necessari per aprire i tavoli di trattativa per il rinnovo del contratto. In mancanza di un segnale concreto - si legge nella diffida inviata - le organizzazioni sindacali "agiranno in tutte le sedi competenti compresa quella giudiziaria, non solo civile, per ottenere tutela risarcitoria per i gli iscritti, ma eventualmente anche penale, ove ne ricorrano i presupposti, chiedendo alla magistratura di sanzionare l'eventuale ulteriore prolungarsi dell'attuale inerzia. L'illegittimo e forzoso indugio nel riavvio delle trattative, che si protrae nonostante la chiara indicazione del Giudice delle leggi ed i continui proclami istituzionali in merito alla presunta riapertura della stagione contrattuale, da' diritto al risarcimento del danno cagionato al personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria". Cosi', in una nota, l'Intersindacale, composta da Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm-Federazione veterinari e medici, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria.
(Wel/ Dire)