(DIRE) Roma, 17 gen. - Sono 76mila i dipendenti dell'industria dei dispositivi medici, il 36% laureati e il 44% donne. È la fotografia degli occupati del settore, che vanta un +22% di laureati rispetto alla media industriale del nostro Paese. "Le nostre imprese non solo generano lavoro altamente qualificato, ma promuovono e valorizzano l'occupazione femminile. Nonostante il momento che viviamo sia complesso, continuiamo a investire perche' crediamo nell'innovazione, nel valore della ricerca e nei giovani talenti". Questa, in sintesi, la dichiarazione del presidente di Assobiomedica, Massimiliano Boggetti, in occasione dell'incontro con la delegazione dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, guidata dal Magnifico Rettore, Raffaele Calabro'.
"È fondamentale- ha detto Boggetti- creare delle sinergie con il mondo accademico per sviluppare e favorire l'attrazione dei talenti e offrirgli opportunita' per restare in Italia, al contrario di quanto troppo spesso accade oggi. Giovani e trasferimento tecnologico sono stati al centro del dibattito con la delegazione dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma. Fare ricerca e agevolare il trasferimento tecnologico nel settore delle scienze della vita sono passaggi fondamentali per contribuire in modo determinante allo sviluppo della medicina del futuro, quella delle 4P: predittiva, preventiva, partecipativa e personalizzata. Per questo e' oggi importante puntare sulla collaborazione costante con gli spin-off universitari affinche' abbiamo il giusto supporto per poter spiccare il volo.
Auspichiamo che i partiti che si stanno confrontando in campagna elettorale- ha concluso il presidente di Assobiomedica- comprendano l'importanza dei dispositivi medici, che sono oggi fondamentali per la salute dei cittadini".
(Wel/ Dire)